Società

WALL STREET SOFFOCA STRANGOLATA DA CISCO

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

La pioggia di ordini di vendita su Cisco ha trascinato al ribasso i principali indici americani in chiusura. Unica eccezione il Russell 2000 (societa’ a bassa capitalizzazione) che mostra particolare resistenza per il secondo giorno consecutivo.

Gli investitori hanno preferito abbandonare le loro posizioni sui titoli high tech per puntare esclusivamente sui titoli di qualita’ e small cap.

Il Nasdaq ha chiuso a 2.607.89 (+2,12%), il Dow Jones ha chiuso a 10.946,72 (-0,10%), l’ S&P 500 a 1.340,90 (-0,84%) e il Russell 2000 a 507,08 (+0,26%).

Protagonista assoluto sui mercati e’ stato oggi il colosso Cisco Systems (CSCO – Nasdaq) che, dopo aver deluso i mercati con utili al di sotto delle aspettative, e’ stato aggredito da una raffica di downgrade da parte delle banche d’affari.

La delusione degli investitori si e’ cosi’ scatenata sul titolo del primo produttore al mondo di infrastrutture per le telecomunicazioni e Internet che ha registrato oggi un volume di scambi record con oltre 235 milioni di azioni passate di mano – la media di scambi per Cisco e’ di solo 78 milioni di azioni. Il titolo ha chiuso in ribasso di oltre il 14% al livello minimo delle ultime 52 settimane.

L’annuncio di Cisco, l’ottava societa’ americana per capitalizzazione di mercato, ha condizionato tutto il settore tecnologico e ha messo in allerta gli investitori sulla capacita’ delle societa’ high tech di registrare bilanci in crescita a partire dalla seconda meta’ del 2001.

“I conti di Cisco – ha detto Benjamin Rogoff di Aberdeen Asset Management – riflettono il pessimo stato di salute dell’economia americana”.

Concorda Liam Dalton, direttore generale di Axiom Capital Management, secondo cui un’accelerazione degli utili societari nella seconda meta’ dell’anno e’ adesso nuovamente a rischio. “Cisco – ha continuato Dalton – potrebbe continuare a soggiogare i mercati”.

A pesare sul Nasdaq anche il pessimismo nato attorno al mercato dei personal computer dopo che la banca d’affari Merrill Lynch ha pubblicato un report in cui ha rivisto al ribasso le proprie stime sulla crescita del comparto a livello mondiale.

Secondo Steve Fortuna, dell’ufficio studi di Merrill Lynch, nel 2001 infatti le vendite di pc dovrebbero crescere a livello mondiale solo del 12,5%, contro una precedente stima che le dava in aumento del 15,4%.

Le notizie giunte dal fronte tecnologico e il rinnovato pessimismo degli investitori hanno fatto passare in secondo piano il dato sulla produttivita’ USA, la cui crescita si e’ attestata nel quarto trimestre del 2000 al 2,4% – del 3,4% su base annua.

Guardando i dettagli del dato, il costo per unita’ lavorativa e’ cresciuto al +4,1% rispetto al +3,2% del trimestre passato. La paga oraria e’ cresciuta del +3,8%, rispetto al +3,1% del terzo trimestre del 2000. Il segno di un aumento della pressione salariale, che in un clima di decrescente produttivita’ porta con se’ lo spettro di spinte inflazionistiche a venire.

Poca attenzione e’ stata inoltre prestata al dato relativo al credito al consumo negli Stati Uniti, cresciuto in dicembre di $3 miliardi, a quota $13,9 miliardi.

Sul mercato petrolifero il future sul greggio con scadenza a marzo 2001 ha mostrato un’impennata verso l’alto subito dopo la notizia di una sparataoria di fronte all’ingresso Sud della Casa Bianca.

Il contratto sul greggio aveva aperto la seduta in discesa, tentando di forzare verso il basso il supporto dei $30,10 al barile.

Le notizie giunte nel pomeriggio da Washington hanno invece ridato vigore al futures che ha pero’ in parte ripiegato, dopo che si e’ saputo che l’incidente non rappresentava un atto terroristico.

Sulla piazza newyorkese il futures a marzo 2001 ha chiuso comunque in rialzo del 3,03% a quota $31,27 al barile.

Sui listini in generale hanno mostrato una tendenza al rialzo il settore della gestione ospedaliera, grande distribuzione, bevande, gas naturale, assicurazioni, assicurazioni sanitarie private.

In calo invece il settore delle infrastrutture per telecomunicazioni, semiconduttori, sistemi informatici, automobilistico, brokeraggio, chimico, editoria, telefonico.

Tra i titoli che oggi hanno strappato rialzi d’eccezione sulle borse americane:

1. Notify Technology Corp Uts (NTFYU – Nasdaq) + 50,00%;
2 Fleming Companies Inc. (FLM – Nyse) +41,54%;
3. PacificCare Health System, Inc. (PHSY – Nasdaq) +37,63%;
4. Trans-Industries, Inc. (TRNI – Nasdaq) + 35,00%;

5. NeoTherapeutics, Inc. (NEOT – Nasdaq) + 23,53%.

I ribassi si sono invece particolarmente accaniti contro:

1. Boston Communications Group, Inc. (BCGI – Nasdaq) -42,44%;
2. Entravisione Communications Corp. (EVC – Nyse) -28,79%;
3. Airspan Networks, Inc. (AIRN – Nasdaq) -26,80%;
4. Nanophase Tech. Corp. (NANX – Nasdaq) -22,68%;
5. Harold’s Stores, Inc. (HLD – Nasdaq) -22,46%.

Tra i principali titoli in movimento durante la giornata a Wall Street:

Nel settore delle infrastrutture di rete:

Cisco System (CSCO – Nasdaq) ha chiuso il quarto trimestre del 2000 con un utile per azione di 18 centesimi, un centesimo al di sotto delle previsioni degli analisti di Wall Street. Nel quarto trimestre del 1999 l’utile per azione era stato invece di 12 centesimi. Il titolo ha perso oltre il 13,25%.
(Vedi Utili: Cisco, un centesimo sotto le aspettativeUtili: Cisco delude i mercati e perde nel preborsa)

Nel settore dell’e-commerce:

Amazon (AMZN -Nasdaq) ha deciso di chiedere agli editori dei libri in vendita sul proprio sito una commissione, compresa tra $5.000 e $10.000 a titolo, per raccomandarli in speciali promozioni via e-mail. Il titolo ha perso quasi il 4%.
(Vedi Internet: Amazon, editori pagano recensioni)

George Soros non ha paura dell’high-tech e mette i soldi anche nei settori piu’ disastrati come quello delle vendite al dettaglio online.Il finanziere di origine ungherese controlla infatti il 72,2% del sito commerciale Bluefly.com (BFLY – Nasdaq). Il titolo ha perso oltre il 17,5% .
(Vedi Soros controlla il 72,2% di bluefly.com)

Nel settore Internet:

CNet Networks (CNET – Nasdaq), societa’ media online, ha dichiarato martedi’ di aver abbassato le sue previsioni di fatturato per il 2001 del 17%-19% e che tagliera’ il 10% della forza lavoro. La societa’ ha chiuso il quarto trimestre con utili pari a 9 centesimi per azione, rispettando le previsioni degli analisti. Il titolo ha perso quasi il 4,75%.

Il titolo Yahoo! (YHOO – Nasdaq) ha perso quasi l’8%, dopo che il presidente di Walt Disney (DIS – Nyse) ha detto di non essere interessato all’acquisto del portale perche’ giudicato troppo caro. Nei giorni scorsi si era parlato di un possibile interessamento di Disney per Yahoo!. Il titolo Disney ha perso oltre l’1%.

Nel settore media:

Il titolo News Corporations (NWSNyse – Nyse), il colosso multimediale del magnate australiano Rupert Murdoch, avrebbe firmato un accordo di fusione con la societa’ televisiva via satellite Direct TV. Lo riporta il Wall Street Journal di oggi, valutando la societa’ che nascerebbe dalla fusione $60 miliardi – $70 miliardi. Direct Tv e’ controllata da Hughes Electronics, a sua volta unita’ di General Motors (GM – Nyse). Nella nuova societa’ potrebbe entrare anche Microsoft (MSFT – Nasdaq), mentre la gestione organizzativa rimarrebbe a News Corp. Il titolo News Corp ha guadagnato oltre il 3,5%, il titolo General Motors ha perso quasi il 3,5%, mentre il titolo Microsoft ha guadagnato il 3%.

Entravision Communications (EVC – Nyse) ha perso oltre il 28,5% in borsa, dopo che la societa’ media in lingua spagnola ha chiuso il quarto trimestre con perdite superiori alle previsioni.
(Vedi Borsa: Entravision -30% dopo utili negativi )

Nel settore delle telecomunicazioni:

I big delle telecomunicazioni USA, Verizon Communications Inc. (VZ – Nyse) e Sprint Corp. (FON – Nyse)
sbarcano in Europa e guardano con attenzione anche all’Italia e a Milano in particolare. Verizon, la prima compagnia di telefonia locale degli Stati Uniti, e Sprint, il terzo operatore USA nella telefonia a lunga distanza, hanno annunciato, a un giorno di distanza l’uno dall’altro, i propri programmi di espansione nel mercato europeo delle telecomunicazioni. Il titolo Verizon ha perso il 2,75%, mentre il titolo Sprint ha perso lo 0,25% .

(Vedi TLC: Italia nel mirino di Verizon e Sprint).

Boston Communications Group (BCGI – Nasdaq), societa’ che fornisce servizi wireless prepagati, ha perso oltre il 43% dopo aver rivisto in negativo le stime sugli utili per l’intero 2001. La societa’ ha annunciato oggi nel corso di una conferenza stampa di aver ridotto le sue previsioni da 52 centesimi per azione a 50 centesimi per azione. Il consenso degli analisti aveava indicato utili per 59 centesimi ad azione.
(Vedi Borsa: Boston Comm. -38% su ‘profit warning’ )
Nel settore auto:

DaimlerChrysler (DCX), la casa automobilistica nata dalla fusione tra la tedesca Daimler-Benz e l’americana Chrysler, ha chiuso il 2000 con un utile netto a €7,9 miliardi in aumento del 37% rispetto al 1999 e con un fatturato di €162,4 miliardi (+8%). Il titolo ha guadagnato quasi lo 0,5%.
(Vedi Utili: DaimlerChrysler, +37% a €7,9 mld nel 2000 )

Nel settore della grande distribuzione:

Fleming (FLM – Nyse) ha guadagnato oltre il 40,5%, dopo aver annunciato questa mattina di aver stretto un’alleanza del valore di $4,5 miliadi con il gigante dei supermercati Kmart. Fleming si occupera’ del rifornimento dei generi alimentari e beni di largo consumo ai supermercati Kmart esistenti e futuri.

Nel settore della sanita’:

PacificCare Health Systems (PHSY – Nasdaq) ha guadagnato oltre il 36,75%, dopo che la societa’ di servizi di assistenza medica ha chiuso il quarto trimestre con utili per 52 centesimi ad azione, piu’ che radoppiando la previsione degli analisti di 20 centesimi per azione. Per il primo trimestre 2001 la societa’ si aspetta utili per 35 ad azione, mentre le previsioni degli analisti di Wall Street prevedono utili per soli 9 centesimi ad azione.

Nel settore high-tech:

Bell Microproducts (BELM – Nasdaq) ha perso quasi il 26%, dopo aver annunciato utili nel quarto trimestre per 30 centesimi ad azione. Il dato e’ in linea con le previsioni degli analisti, e supera quanto riportato nello stesso periodo dell’anno prima (18 centesimi ad azione), ma la societa’ ha ridotto le sue stime per il primo semestre 2001, a causa della debole domanda di componenti elettronici nel mercato Nord-americano.

Nanophase Technologies (NANX – Nasdaq) ha perso quasi il 22,75%, dopo aver annunciato di attendersi un calo di fatturato del 20% nel primo trimestre 2001. Il produttore di materiali di alta ingegneria ha attribuito il calo alla decisione di molti clienti di spostare i loro ordini attuali al terzo e quarto trimestre.