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WALL STREET: SETTIMANA IN FORTE RIALZO

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I listini azionari americani hanno archiviato la seduta in rialzo supportati dalle buone trimestrali societarie. Il Dow Jones e’ avanzato dello 0.39% a 13820, l’S&P500 dello 0.45% a 1525, il Nasdaq ha guadagnato lo 0.64% a 2671. Le performance settimanali sono rispettivamente di +2.8%, +2.8%, +2.6%. Alcune prese di beneficio hanno interessato il comparto delle commodities, mentre sul valutario il dollaro ha continuato a perdere quota.

Nonostante la ricorrenza ebraica dello “Yom Kippur” che ha tenuto lontano dal floor del Nyse molti operatori, il volume di scambio e’ risultato in netto rialzo rispetto alla media. Cio’ a causa del “quadruple witching” (il giorno delle quanttro streghe) che segna la scadenza simultanea di vari tipi di opzioni sui titoli e sugli indici e dei contratti futures sugli indici e sulle singole azioni.

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In assenza di dati macroeconomici di rilievo, particolare attenzione e’ stata rivolta al comparto societario. A diffondere ottimismo tra gli operatori, orientati ancora gli acquisti nonostante il forte rally
dei giorni scorsi, sono state le trimestrali di Nike (NKE) e di Oracle (ORCL). Il colosso dell’abbigliamento sportivo, supportato dalla debolezza del dollaro e da una tassazione favorevole, ha riportato numeri fiscali migliori delle attese degli analisti, con profitti in rialzo del 51%. Il titolo e’ arrivato a segnare un progresso di oltre il 4%; non e’ pero’ riuscito a trattenere i guadagni sul finale ed ha chiuso con una perdita dello 0.90%.

Anche il gigante del software ha registrato utili e ricavi superiori al consensus. A spingere l’azione in rialzo (+5.0%) e’ stato anche il ritocco del target price da parte di UBS. “Considerati la robusta esecuzione, la strategia ben focalizzata e l’ampio parco prodotti, riteniamo Oracle una top buy idea” hanno commentato gli analisti.

Restando nel comparto hi-tech, bene il colosso dei chip per cellulari Texas Instrumests (TXN) dopo aver annunciato un piano di riacquisto di azioni proprie del valore di $5 miliardi. Nuovo massimo storico per Google (GOOG), spintosi oltre la soglia dei $560.

Tra i titoli energetici, bene Exxon Mobil (XOM) che non ha accusato affatto la notizia dell’evacuazione degli impianti situati nel Golfo del Messico dovuta ad una tempesta tropicale. Il petrolio ha lievemente ritracciato dai recenti massimi. I futures con consegna novembre sono arretrati di 16 centesimi a $81.62 al barile. Positiva la performance settimanale, pari ad un rialzo del 4.75%.

Sul valutario, l’euro ha continuato a guadagnare nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di venerdi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.4090. In leggero calo l’oro: i futures con consegna dicembre sono scesi di $1.00 a $738.90 all’oncia. In rialzo infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.6320% dal 4.6720% di giovedi’.