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WALL STREET: SELL-OFF, INDICI AI MINIMI DI TRE MESI

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Ondata di vendite sulla borsa americana innescata ancora una volta dal forte recupero del petrolio e dalle cattive notizie societarie. Il Dow Jones, ai minimi di oltre tre mesi, ha chiuso in calo dell’1.83% a 11842, l’S&P500 dell’1.86% a 1317, il Nasdaq ha ceduto il 2.27% a 2406. A contribuire all’elevata volatilita’ e’ stato il “quadruple witching” (giorno delle quattro streghe) che segnala la scadenza simultanea di ben quattro tipi di opzioni sui titoli e sugli indici e dei contratti futures sugli indici e sulle singole azioni.

A dare la stura alle vendite, gia’ prima dell’apertura, e’ stato il deciso rimbalzo dei prezzi energetici, causato dalle rinnovate tensioni geopolitiche: l’esercito di Israele avrebbe effettuato delle esercitazioni nei giorni scorsi mirate ad un attacco agli impianti nucleari iraniani; l’annunciato sciopero dei lavoratori in alcuni stabilimenti nigeriani e la debolezza del dollaro hanno contribuito a spingere al rialzo le quotazioni.

Dopo aver perso quasi $5 nella giornata di giovedi’, sulla decisione del governo cinese di aumentare il prezzo dei carburanti, i futures con scadenza luglio, all’ultimo giorno di scambi, hanno guadagnato $2.69 a $134.62 al barile. Nell’arco del weekend si svolgera’ il vertice in Arabia Saudita tra i Paesi produttori e consumatori; Riyad ha gia’ confermato un incremento della produzione giornaliera di 200 mila barili.

L’indice S&P500, alla terza settimana negativa consecutiva, ha realizzato una performance settimanale pari a -3.1%, estendendo la perdita annuale a -10%. La performance settimanale del Dow Jones e’ pari a -3.7%, il listino tecnologico Nasdaq ha ritracciato -2.0%. A guidare il comparto azionario al ribasso sono stati soprattutto i titoli finanziari, in calo del 24% dall’inizio dell’anno a causa delle enormi perdite ($400 miliardi a livello globale) legate alla crisi del credito.

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Purtroppo anche oggi sono emersi segnali poco incoraggianti dal comparto. Washington Mutual (WM) ha annunciato un taglio di 1200 posti di lavoro, soprattutto in California e in Florida, due aree particolarmente attive durante il boom del real estate ma poi colpite duramente nell’ultimo anno dalla crisi subprime. Il continuo calo dei prezzi delle case ha spinto gli analisti di Lehman Brothers (LEH) a ridurre le stime sugli utili delle due societa’ semigovernative di mutui ipotecari Fannie Mae (FNM) e Freddie Mac (FRE).

Le societa’ assicuratrici di bond MBIA (MBI) e Ambac Financial (ABK) hanno visto tagliarsi il rating sul credito da parte dell’agenzia Moody’s. Merrill Lynch (MER) ha tagliato il rating su Bank of America (BAC) e National City (NCC). Lo stesso titolo Merrill Lynch (MER) ha a sua volta ceduto oltre il 4% a causa di voci circolate in mattinata relative ad un annuncio di profit warning da parte della banca.

Pesanti i titoli del comparto dell’auto. General Motors (GM) ha chiuso ai peggiori livelli dal 1982, il titolo della rivale Ford ha ceduto l’8.50%: l’agenzia Standard & Poor’s ha dichiarato che potrebbe tagliare i rating sul credito delle due case automobilistiche per via degli elevati prezzi dei carburanti.

Nel comparto aereo, in evidente difficolta’ le compagnie Continental (CAL) e UAL Corp. (UAUA): le due societa’ hanno raggiunto un accordo di marketing ma l’operazione di merger non e’ andata a buon fine. I due titoli hanno chiuso entrambi con un ribasso superiore all’8%.

Nel comparto tecnologico, sulla difensiva il titolo della societa’ produttrice di schede di memoria Sandisk (SNDK), in seguito all’alert lanciato dagli analisti di Citigroup sui risultati trimestrali del gruppo che potrebbero risentire del rallentamento della domanda. Apple ha ceduto poco piu’ del 3%, tra i titoli Internet Google (GOOG) ha lasciato sul terreno il 2.52%.

Sul valutario, euro in buon recupero nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di venerdi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.5619. Stabile l’oro. I futures con consegna agosto sul metallo prezioso hanno ceduto $0.50 a $903.70 l’oncia. Seduta in progresso infine per i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.1370% dal 4.1990% di giovedi’.

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