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WALL STREET: SEDUTA VOLATILE E A DUE VELOCITA’

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Sessione di borsa contraddisitinta dall’elevata volatilita’ a Wall Street. Il Dow Jones ha chiuso con un progresso dello 0.28% a 1385 dopo essere arrivato a segnare un rialzo di 140 punti nell’arco della seduta, l’S&P500 ha ceduto lo 0.13% a 1501, il Nasdaq e’ arretrato dello 0.83% a 2525. A fare da contraltare ai dati macroeconomicci diffusi prima dell’apertura sono state alcune deludenti trimestrali societarie e un rapporto sul comparto immobiliare inferiore alle attese.

Gli ultimi aggiornamenti sulla congiuntura Usa hanno evidenziato una dimanica dell’inflazione sotto controllo e un rimbalzo dell’attivita’ manifatturiera, ultimamente sotto pressione.

Nel mese di aprile i prezzi al consumo sono cresciuti dello 0.4%, leggermente al di sotto delle attese pari a +0.5%. La versione “core” del dato e’ avanzata dello 0.2%, rispettando le attese degli economisti e portando il tasso annuale al 2.3%, vicino al limite del 2% indicato dalla Banca Centrale Americana come ”tetto” massimo, livello oltre il quale un taglio dei tassi continua a rimanere fuori portata. A maggio, inoltre, il NY Empire State Index e’ salito ad 8 punti dopo essere crollato ai minimi del 2005 nei due mesi precedenti.

Notizie poco incoraggianti sono pero’ emerse dal comparto societario. Home Depot ([[HD]]), la principale azienda di prodotti per la casa e componente del Dow Jones, ha diffuso in mattinata una trimestrale inferiore alle attese con profitti in ribasso del 30%. Il titolo e’ arrivato a segnare un calo di oltre il 3% per poi arginare le perdite durante gli scambi e chiudere con un ribasso dell’1.30% circa.

La societa’ ha anche annunciato che i profitti annuali si attestaranno in corrispondenza dei minimi livelli del range comunicato in precedenza a causa della difficile condizione del mercato immobiliare. A tal proposito ad aggravare maggiormente le prospettive sul settore e’ stato l’ultimo rapporto della NAHB (National Association of Home Builders) che ha mostrato un crollo della fiducia dei costruttori ai minimi di 16 anni, al di sotto delle attese.

Tornando al comparto societario, seduta di perdite anche per il colosso retail Wal-Mart ([[WMT]]), che ha riportato risultati in linea con le stime e offerto un outlook sul prossimo trimestre non esaltante.

Il fatto mette in evidenza la fase di stallo dell’espansione economica e soprattutto il rallentamento della spesa dei consumatori, probabilmente affetti dal crescente aumento dei prezzi della benzina schizzati ad un nuovo record storico di $3.10 al gallone (+5 centesimi rispetto alla scorsa settimana).

A pesare sull’andamento del Nasdaq e’ stato in parte il forte calo del colosso biotech Amgen ([[AMGN]]) che potrebbe subire un forte impatto sui proventi delle vendite di alcuni farmaci contro l’anemia a causa delle nuove direttive segnalate nel nuovo programma di assistenza Medicare.

Tra i titoli piu’ scambiati al Nyse si e’ distinto in positivo Ingersoll Rand ([[IR]]), in progresso del 5.6% dopo che l’azienda ha annunciato la vendita dello spin-off del business dei macchinari per le costruzioni Bobcat.

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Sugli altri mercati, nel comparto energetico, i futures con consegna giugno sul petrolio sono avanzati di 71 centesimi a $63.17 al barile. I continui e attacchi e violenze in Nigeria hanno provocato una riduzione dell’output.

Sul valutario, euro in rafforzamento confronti del dollaro a quota 1.3590. In progresso di $4.40 l’oro a quota $674.50 all’oncia. In ribasso i titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.71% dal 4.69% di lunedi’.

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