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WALL STREET: SEDUTA E SETTIMANA IN CRESCITA

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Ancora una sessione nel segno della volatilita’ per gli indici americani che comunque riescono a chiudere la seduta in buon rialzo grazie all’accelerazione in fase di chiusura. Il Dow Jones e’ avanzato dello 0.47% a 12612, l’S&P500 dello 0.35% a 1452, il Nasdaq ha guadagnato lo 0.47% a 2491. Le performance settimanali sono rispettivamente di +0.4%, +0.6% e +0.9%. Contrastati gli aggiornamenti macro, incoraggianti quelli societari, che hanno temporaneamente risollevato il sentiment degli operatori sulle aspettative trimestrali.

Nel mese di marzo i prezzi alla produzione sono saliti dell’1%, oltre le attese degli economisti, ma la versione “core” del dato e’ risultata piatta (contro un consensus di +0.2%), abbassando cosi’ il tasso annuale al di sotto del tetto massimo fissato dalla Banca Centrale (1.7% contro il 2%). Il fatto ha tranquillizzato il pubblico investitore, dopo che nei giorni scorsi la Federal Reserve aveva enfatizzato il rischio inflazionistico, allontanando ulteriormente le speranze di un vicino taglio al costo del denaro.

Notizie positive sono emerse anche sul deficit della bilancia commerciale Usa, ristrettosi per il terzo mese di fila; negativo, invece, l’aggiornamento sulla fiducia dei consumatori
stilata dall’Universita’ del Michigan, sceso ai minimi livelli dallo scorso agosto a causa dell’incremento dei prezzi della benzina e del debole momento che continua ad interessare il comparto immobiliare.

Per quanto riguarda la cronaca societaria, positivi gli ultimi aggiornamenti trimestrali che hanno “rimodellato” le deboli attese sulla stagione degli utili. Il colosso farmaceutico Merck ([[MRK]]), ha migliorato le stime sui risultati fiscali del primo trimestre e dell’intero 2007 producendo un rally del titolo oltre i massimi di tre anni. Anche il colosso fast food McDonald’s ([[MCD]]), che continua a riportare vendite comparate record a livello globale, ha migliorato l’outlook trimestrale.

Non hanno deluso le attese i numeri della conglomerata industriale General Electric ([[GE]]), (cartina di tornasole dell’intera economia) che ha diffuso utili per azione di $0.44 e ricavi in rialzo del 5.7% a $40.2 miliardi, rispettando le stime degli analisti.

A pesare quasi per l’intero arco della seduta sul comparto hi-tech e’ stata la debole performance di Apple ([[AAPL]]) arrivato a perdere oltre due punti percentuali a causa dello slittamento del lancio del nuovo sistema operativo Leopard ai primi di ottobre; confermata, invece, la data di in cui verra’ rilasciato sul mercato il rivoluzionario telefono cellulare iPhone.

Restando nel comparto tecnologico, i titoli delle due radio satellitari Sirius Satellite ([[SIRI]]) e XM ([[XMSR]]) sono riusciti ad avanzare nonostante le ulteriori richieste del Dipartimento di Giustizia Usa sull’accordo di merger raggiunto dalle societa’ nei mesi scorsi.

A livello settoriale le migliori prove sono state offerte dai comparto farmaceutico, petrolifero ed aurifero, sotto pressione invece quelli dei semiconduttori e software. All’interno del Dow Jones, in buon rialzo, oltre ai gia’ citati Merck e McDonald’s, anche American Express ([[AXP]]) e General Motors ([[GM]]); ordinativi di vendita invece per IBM ([[IBM]]), JP Morgan ([[JPM]]) e Altria ([[MO]]).

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Sugli altri mercati, nel comparto energetico, il petrolio ha chiuso in leggero ribasso dopo essere salito del +3% nella seduta precedente. I futures con consegna maggio sono arretrati di 22 centesimi a $63.63 al barile. La performance settimanale e’ pari ad un calo dell’1%.

Sul valutario euro ancora in buon rialzo salito a nuovi massimi nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di venerdi’ a New York il cambio tra le due monete e’ pari a 1.3530. In forte rialzo l’oro: i contratti con scadenza giugno sul metallo prezioso sono avanzati di $10.20 a $689.90 l’oncia. In ribasso i titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.761% dal 4.737% di giovedi’ sera.