Società

Wall Street scossa da Bernanke piu’ falco del solito, Apple avanza

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Finale di seduta da dimenticare per Wall Street che, preoccupata per lo stato di salute dell’economia americana, cede forza nel pomeriggio. A peggiorare la situazione ci ha pensato l’intervento di Ben Bernanke a Capitol Hill. La parola chiave e’ stata l’incertezza per le condizioni economiche. Il Dow Jones ha perso l’1.07% a quota 10120, il Nasdaq l’1.58% a 2187 e l’S&P 500 l’1.28% a 1069.

Gia’ prima dell’intervento del numero uno della Fed, il mercato stava facendo fatica a confermare i rialzi messi a segno nella prima mattinata in seguito ai conti superiori alle previsioni di Morgan Stanley e Apple. Ha pesato la debolezza del settore di vendite al dettaglio e tecnologico.

Sulla scia dell’interrogatorio di Bernanke al Congresso, il paniere delle blue chip e’ arrivato a perdere 50 punti in pochi minuti. L’S&P 500 e il Nasdaq hanno imboccato con decisione la strada dei ribassi e l’indice che misura la paura che aleggia sui mercati, il VIX, e’ salito sopra quota 25.

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Nel discorso tenuto davanti al Congresso Ben Bernanke ha parlato di uno scenario economico “insolitamente incerto” e di una ripresa lenta, non escludendo la possibilta’ di interventi se si presentera’ la possibilita’ per alimentare, con inziative di politica monetaria, l’economia Usa.

Le ricette di Bernanke non sono piaciute alla borsa e hanno provocato uno vero scossone sul mercato dei cambi. In deciso aumento l’avversione al rischio, con gli investitori che fanno incetta di dollari e oro. In meno di 60 minuti, l’euro e’ scivolato a $1.2729 (-1.2%) e 110.93 sullo yen (-1.56%).

In molti nelle sale operative sono rimasti sorpresi da un Bernanke un po’ piu’ falco del solito. “Questi commenti ci dicono che il presidente della Fed e’ molto piu’ preoccupato per la liquidita’ piuttosto che essere intenzionato a varare ulteriori piani di rilancio. Il mercato ha reagito male perche’ non e’ convinto nella ripresa e ha interpretato le parole come meno accomandanti del previsto”, ha detto all’emittente CNBC Dan Greenhaus, chief economic strategist di Miller Tabak.

Nonostante la volalitia’ sempre molto elevata e un ritorno dell’appetito verso gli asseet piu’ sicuri, non mancano gli esperti che continuano a consigliare agli investitori di approfittare dell’occasione per acquistare azioni a prezzi vantaggiosi.

“I titoli delle societa’ a grande capitalizzazione rappresentano l’opportunita’ di una vita, secondo me conviene comprare le societa’ dotate della maggiore qualita’ al mondo ad un prezzo conveniente”, ha sottolineato in una nota ai clienti Bill Miller, presidente di Legg Mason. “L’ultima volta che costavano cosi’ poco rispetto ai bond eravamo nel 1951”.

Apple fa un bel balzo dopo aver riportato numeri record alla voce ricavi. Almeno otto societa’ di brokeraggio hanno rivisto al rialzo il prezzo obiettivo dei titoli, tra cui JP Morgan, che ha fissato un target molto aggressivo pari a $400.

Ma nel complesso per il comparto tecnologico si puo’ parlare di una seduta anemica, con Yahoo! che ha pagato la delusione per la trimestrale. Almeno sette societa’ di brokeraggio hanno declassato i titoli o tagliato il prezzo obiettivo sugli stessi. Prima dei conti di IBM, Texas Instruments e Yahoo! nessuna societa’ aveva deluso sul fronte dei ricavi e tuttora ben il 73% delle societa’ ha fatto meglio del previsto su questo fronte, una percentuale che si trova sulla parte alta della forchetta dal 1999 a oggi (quando la media e’ stata del 62%).

Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures sul petrolio con consegna settembre cedono $1.02 a quota $76.56 al barile. Il derivato con consegna agosto dell’oro guadagna $0.10 a quota $1191.60 l’oncia. Sul valutario, l’euro cede lo 0.88% nei confronti del dollaro a $1.2766. In progresso i prezzi dei Treasury: il rendimento sul benchmark decennale e’ sceso al 2.8920% dal 2.9320% di martedi’, in calo di quattro punti base.