Società

WALL STREET SCIVOLA SULL’OCCUPAZIONE

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L’azionario Usa ha preso la strada dei ribassi (controlla la performance in tempo reale), con gli investitori impegnati a digerire i deboli dati giunti dal mercato lavoro e del settore dei servizi.

Il rapporto occupazionale segnala che la situazione del mercato del lavoro e’ ancora in fase di peggioramento e pertanto i numeri hanno finito per deprimere il mercato, che ha fatto un balzo di oltre il 20% nelle scorse quattro settimane. In marzo il tasso di disoccupazione e’ salito all’8.5% sui livelli piu’ alti da fine 1983, mentre il settore privato ha perso 663 mila posti di lavoro. Gli analisti si attendevano un calo di 658 mila unita’.

Il rapporto mensile sullo stato occupazionale viene spesso ritenuto la singola notizia economica piu’ importante, in particolare considerando l’influenza che puo’ avere sul mercato. Ancora maggiore attenzione viene rivolta ai dati del mercato del lavoro ora che gli Stati Uniti sono impantanati nella recessione piu’ lunga dalla Seconda Guerra Mondiale.

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In un primo momento, il fatto che i numeri siano stati deludenti, ma non troppo, aveva offerto momentaneamente conforto al mercato. Ma prima che il mercato riprenda a correre, gli investitori hanno bisogno di vedere segnali piu’ convincenti circa un miglioramento dell’economia e gli analisti ritengono che difficilmente il mercato del lavoro fornira’ alcun tipo di sollievo sul breve periodo. “Direi che in questi numeri non c’e’ un chiaro segnale del fatto che il mercato del lavoro abbia toccato il fondo”, ha dichiarato Charles K. Ortel, managing director di Newport Value Partners L.L.C..

Delude anche l’indice ISM sull’attivita’ non manifatturiera, che a marzo si e’ attestato a quota 40.8 punti, in calo rispetto al mese precedente e rispetto alle attese degli economisti che erano per un aumento del dato a 42 punti.

Tra i settori, i tecnologici trovano un buon supporto dai risultati migliori delle attese del produttore del palmare BlackBerry, Research in Motion. Il titolo fa un balzo di circa il 9.5%. Sempre all’interno del comparto, occhi puntati sul gigante informatico IBM, che potrebbe presto offrire nuovi dettagli sulla possibile acquisizione di Sun Microsystems, un’operazione di tali dimensioni da non essere mai stata attuata prima dalla societa’.