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WALL STREET SCHIACCIATA DA FINANZIARI E HIGH TECH

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Le borse USA chiudono in rosso una giornata vissuta all’insegna del pessimismo. Il Dow Jones ha sofferto i finanziari Citigroup (C – Nyse) e J.P. Morgan (JPM – Nyse) a causa della vicenda di Enron (ENE – Nyse) e il ribasso General Electric (GE – Nyse) colpita dalla scure di Salomon Smith Barney.

Il tabellone elettronico ha risentito dello scetticismo di alcuni analisti sui prossimi meeting di Cisco (CSCO – Nasdaq), Intel (INTC – Nasdaq) e Sun Microsystems (SUNW – Nasdaq) e una nota negativa di J.P Morgan sui tecnogici.

A incidere negativamente anche le condizioni sempre piu’ precarie in cui versa l’ Argentina e le incertezze sul fronte della guerra, che vedono in prima linea i ripetuti conflitti tra israeliani e palestinesi in Medio Oriente.

E della situazione tra palestinesi e israeliani, hanno invece beneficiato i petroliferi. Il prezzo del greggio e’ infatti in salita sulle preoccupazioni che le consegne dal Medio Oriente potrebbero essere interrotte dopo gli attacchi missilistici sul quartier generale di Arafat.

Il Nasdaq ha chiuso a 1.904,90 (-1,33%)
Il Dow Jones a 9.763,96 (-0,89%)
L’S&P 500 a 1.129,90 (-0,84%)

“Abbiamo avuto forti rialzi dai minimi di settembre, ma adesso la corsa sembra finita: c’e’ una situazione delicatissima e pericolosa in Medio Oriente e la vicenda Enron – ha dichiarato Michelle Clayman, portfolio manager per la societa’ di investimento New Amsterdam Partners – due elementi che portano una grande tensione e incertezza sui mercati”.

“Se c’e’ una preoccupazione oggi, riguarda senz’altro il caso Enron, e in particolare come il baratro in cui e’ caduta la societa’ si stia propagando nel sistema bancario, a causa degli ‘sfortunati’ prestiti al gruppo energetico da parte di molte firme – ha dichiarato il broker Gil Knight della societa’ di investimento Allied Investment Advisers – Soffrono soprattutto Citigroup e J.P. Morgan”.

“L’ampiezza e la profondita’ dell’esposizione ai guai di Enron per J.P. Morgan potrebbero superare le aspettative”, ha dichiarato Henry McVey di Morgan Stanley che ha tagliato il rating di J.P. Morgan da “Outperform” a “Neutral”, rivedendo al ribasso le stime relative agli utili per azione del 2001 e del 2002.

I ribassi di J.P. Morgan e Citigroup hanno trascinato in calo la gran parte dei finanziari.
Ma la vicenda Enron non finisce qui: e’ di oggi anche la notizia dell’azione legale del gruppo energetico nei confronti della concorrente Dinegy (DYN – Nyse) per aver abbandonato l’operazione con una richiesta di risarcimento da $10 miliardi.

E a pesare sul Dow Jones, anche la flessione di General Electric (GE – Nyse) dopo che Salomon Smith Barney ha tagliato le stime sugli utili 2002 del colosso diversificato, portandole a $1,66 per azione dal precedente $1,74.

Sul listino tecnologico, ha inciso negativamente lo scetticismo degli analisti relativamente ai meeting che saranno tenuti nel corso della settimana da societa’ del calibro di Intel (INTC -Nasdaq), Cisco (CSCO – Nasdaq) e Sun Microsystems (SUNW – Nasdaq).

I cali dei gruppi hanno trainato al ribasso il Philadelphia Semiconductor Index (SOX -Nyse), che non riesce a risollevarsi nonostante l’Associazione Industriale dei Semiconduttori abbia dichiarato che a ottobre le vendite globali hanno segnato un incremento del 2,5% rispetto al mese precedente.

I titoli high tech hanno accusato inoltre il commento negativo dell’analista Cliggott di J.P. Morgan che ha consigliato di vendere i titoli tecnologici.

Perde oggi anche Oracle (ORCL – Nasdaq), dopo le dimissioni del vice presidente Jay Nussbaum. E’ la terza volta nell’arco di diciotto mesi che un dirigente lascia la societa’.

Le buone notizie dal fronte macroeconomico non sembrano invece aver portato sollievo.

Il Napm superiore alle stime non ha infatti spronato gli acquisti, nonostante l’indicatore abbia messo a segno un rialzo da 39,8 a 44,5 punti.

Il mercato e’ rimasto indifferente anche ai dati economici superiori alle stime relativi alle spese per costruzioni ,e al reddito e spese personali .

Sul fronte societario si e’ distinto il calo di Amazon (AMZN – Nasdaq), su cui si e’ abbattuto lo scetticismo della banca d’affari Lehman Brothers. L’analista Holly Becker ritiene che i dati relativi alle vendite registrate durante le precedenti festivita’ non sono sufficienti per poter parlare di un rimbalzo del fatturato.

Poco confortanti le previsioni di Ford (F – Nyse), che potrebbe riportare perdite peggiori del previsto.

Rimbalza Aviron (AVIR – Nasdaq). La societa’ e’ oggetto di acquisizione da parte di MedImmune (MEDI – Nyse).

Buona la performance dei petroliferi che hanno beneficiato delle situazione in Medio Oriente.
Tra i titoli in rialzo, Exxon Mobil (XOM – Nyse), Royal Dutch Petroleum (RD – Nyse) e Unocal (UCL – Nyse).

Sui listini in generale, hanno mostrato una tendenza al rialzo, oltre ai petroliferi, i settori oro, gas naturale, farmaceutici e sanitari.

In ribasso, invece, i settori biotech, Internet, finanziari, brokeraggio, trasporto aereo, utility, assicurativo, semiconduttori.

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