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Wall Street riesce a contenere le perdite grazie ai tecnologici

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Wall Street ringrazia i tecnologici. Grazie al rimbalzo di questo settore gli indici americani sono riusciti a contenere le perdite. I listini hanno ignorato due dati macro incoraggianti lasciandosi condizionare da voci secondo cui la Federal Reserve il prossimo tre novembre deludera’: il piano di riacquisto di titoli di stato sara’ molto piu’ soft delle attese.

Il Dow chiude la seduta a 11126.28, in calo dello 0.39% (-43.18 punti, ma era arrivato a cedere l’1.3%). Giu’ dello 0.27% per l’S&P 500 (minimi intraday pari a una flessione dell’1.1%) a 1182.45 (-3.19 punti). Rialzo dello 0.24% a 2503.26 per il Nasdaq (+5.97 punti).

Il quadro della giornata si riassume con il rimbalzo del dollaro, il conseguente calo delle materie prime e rendimento dei Treasury in rialzo. Il tutto si riflette nella fotografia odierna dei comparti, tutti in rosso (fatta eccezione dei tecnologici). Le flessioni maggiori hanno riguardato risorse di base ed energetici (-1.6% e -1.16%), seguiti da utilities, tlc e industriali (-0.8% circa). Calo di mezzo punto percentuale per i finanziari.

Sul fronte macro, due i dati della giornata pressoche’ snobbati dal mercato. Quello, migliore delle attese, degli ordini di beni durevoli cui ha fatto seguito il risultato sulle vendite di case nuove a settembre, anch’esso sopra le stime.

Quanto alle attese per la Federal Reserve, tutti danno per scontato che il governatore Ben Bernanke svelera’ la settimana prossima un piano di allentamento monetario molto piu’ contenuto rispetto alle stime e a quello messo a punto nel pieno della crisi: si parla di un valore di circa $250 miliardi contro i $2000 del primo programma di quantitative easing.

Tornando alle materie prime, i metalli nel complesso hanno ceduto lo 0.9%. Nel dettaglio, l’oro con consegna dicembre ha registrato la maggiore flessione (-0.9%) a $1322.60 per oncia, minimi di tre settimane. Giu’ dello 0.8% per l’argento a $23.40 all’oncia. Il greggio ha chiuso lasciando sul terreno lo 0.7% a $81.94 al barile, nel giorno di scote piu’ ampie del previsto.

Sul fronte valutario l’euro e’ arretrato dello 0.66% rompendo al ribasso quota $1.38 a $1.3767. Quanto ai Treasury, il rendimento del decennale e’ in rialzo al 2.7120% dal 2.6360% di ieri.