Società

WALL STREET RIALZA LA TESTA NEL FINALE

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Colpo di reni di Wall Street nel finale. Dopo una seduta caratterizzata dalle vendite, sulla scia del forte calo della fiducia dei consumatori di ottobre, gli indici Usa recuperano improvvisamente terreno. I mercati americani superano cosi’ a testa alta un’importante prova del nove.

Il Nasdaq ha chiuso a 1.300,53 (-1,16%);
Il Dow Jones a 8.368,94 (+0,01%);
L’S&P 500 a 882,15 (-0,91%);

Un esito inaspettato, considerata la forte incidenza sui mercati azionari che la flessione dell’indicatore ha avuto per tutto il corso delle contrattazioni, con il Dow che e’ arrivato a cedere circa 170 punti e il Nasdaq che ha lasciato sul terreno piu’ del 2%. Da segnalare come sul New York Exchange e’ rimasto attivo, quasi fino alla fine, il blocco degli ordini automatici di vendita, una misura per evitare gli eccessi di ribasso. Si e’ poi temuto il peggio quando il listino dei titoli industriali ha accelerato al ribasso, complice la notizia di un’ esplosione di un autocarro FedEx .

Ma nel finale l’attenzione degli investitori si e’ focalizzata sugli utili positivi che continuano a caratterizzare il terzo trimestre del 2002. I mercati hanno cosi’ ignorato lo scivolone della sfiducia, con gli operatori che hanno preferito guardare ai rialzi del titolo del produttore di beni di largo consumo Procter & Gamble (PG – Nyse), che ha comunicato, prima dell’apertura della seduta, risultati di bilancio superiori alle stime.

TEMI DELLA SEDUTA

Sebbene smorzato nel finale, l’effetto dello scivolone della fiducia dei consumatori sui mercati ha tenuto banco per tutto il corso della seduta. Il dato si e’ attestato a ottobre a quota 79,4 contro i 90 punti attesi dal consensus. Era dal novembre del 1993 che l’indicatore non testava un livello cosi’ basso.

Molti si sono cosi’ interrogati sulle decisioni di politica monetaria che la Fed adottera’ nel prossimo meeting del 6 novembre. La lettura dei future sui fed fund successiva alla comunicazione del dato ha messo in luce una probabilita’ di un taglio dell’87%. contro la precedente probabilita’ del 68%.

Non sono mancate, tra l’altro, notizie negative relative al fronte societario, che hanno visto sotto i riflettori l’allarme lanciato dal gigante petrolifero BP Amoco (BP – Nasdaq) e le note negative di UBS Warburg sul colosso delle infrastrutture Internet Cisco (CSCO – Nasdaq).

Procter & Gamble (PG – Nyse) si e’ invece rivelata, fin dall’inizio, tra le maglie rosa delle contrattazioni.

I COMMENTI DEGLI ANALISTI SULLA FIDUCIA DEI CONSUMATORI

Il brusco calo della fiducia dei consumatori ha scatenato la reazione di molti analisti ed economisti, che ora guardano alla performance futura dei mercati azionari. “ Non sono stati soltanto i profitti a trainare al rialzo gli indici americani nelle ultime sedute”, ha sottolineato James Grefensette di Federated Investors, citato da Bloomberg. “Il rally e’ stato provocato anche dalla convinzione che il quadro economico stesse effettivamente migliorando.”

Lo strategist Byron Wien di Morgan Stanley ha invece sottolineato che la forte crescita dei mercati azionari americani possa proseguire e che entro la fine dell’anno il calo possa essere limitato al 10%-15%

Molti hanno inoltre tentato di prevedere le mosse della Fed. “Il calo della fiducia dei consumatori e’ stato determinato soprattutto dal deterioramento del mercato del lavoro.”, ha spiegato Bruce Steinberg, chief economist di Merrill Lynch. “La comunicazione del dato aumenta sicuramente le possibilita’ che si arrivi a una nuova riduzione del costo del denaro”.

Sempre su questo punto, qualcun altro ha preferito smorzare l’incidenza del dato sulle mosse della Fed. “Sebbene un taglio dei tassi sia un’eventualita’ da considerare nel prossimo meeting del 6 novembre, c’e’ da dire che altri importanti indicatori relativi al mercato del lavoro devono essere ancora pubblicati. Un appuntamento importante per monitorare la situazione e’ la comunicazione, durante la seduta di venerdi’, dell’ISM e dei nuovi posti di lavoro”, ha precisato Mat Johnson di Thomas Weisel Partners.

LENTE D’INGRANDIMENTO SUI SETTORI

►networking (NWX). A pesare sul comparto la nota negativa di UBS su Cisco . In ribasso anche Lucent (LU – Nyse ). Giu’ il titolo del gruppo infrastrutture tlc Nortel (NT – Nyse ), che ha registrato un ribasso per la prima volta in dodici sedute.

►semiconduttori (SOX). La nota di Bear Stearn su Micron Technology (MU – Nyse ) alimenta le preoccupazioni sul comparto. In rosso Kla-Tencor (KLAC – Nasdaq ) e Altera (ALTR – Nasdaq ). Giu’ anche Motorola (MOT – Nyse). Il produttore di cellulari ha comunicato di aver concluso un accordo con la societa’ telecom Telco .

►retail (DJ_RTS). Il dato negativo sulla fIducia dei consumatori ha inizialmente oscurato la nota positiva di Lehman Brothers sul settore. Il broker aveva infatti rivisto al rialzo il rating sul comparto da ‘negativo’ a ‘neutral’. Ma alla fine gli effetti positivi della dichiarazione della banca d’affari si sono fatti risentire, sollevando il comparto.

►petroliferi (XOI). La trimestrale deludente e il warning sulla produzione di BP hanno depresso il settore. In ribasso anche la blue chip Exxom Mobil (XOM – Nyse).

►tlc (XTC). A guidare i ribassi sul comparto e’ stata Qwest (Q – Nyse ) che starebbe progettando una nuova manovra di pulizia di bilancio per un totale di $40 miliardi. La svalutazione degli asset dovuta alla bolla dei titoli telefonici conterebbe da sola per $30 miliardi. Altri $531 milioni di svalutazione verrebbero dai cosiddetti contratti di scambio di capacita’ di traffico (swap capacity). Qwest rendera’ noti i risultati del terzo trimestre domani prima dell’apertura. In calo AT&T (T – Nyse) e Verizon (VZ – Nyse).

►finanziari (DJ_FIN). A guidare i ribassi del settore e’ stata JP Morgan (JPM – Nyse ), che ha dichiarato di essere “pessimista” sullo scenario dei mercati dei capitali e che secondo Prudential potrebbe rivedere al ribasso i target di crescita relativi al lungo termine. Nel finale, piatta Citigroup (C – Nyse ).

►hardware (GHA). A deprimere il settore la nota negativa di Merrill Lynch . Secondo il broker, le nuove regole di contabilita’ proposte dalla Sec potrebbero mettere sotto pressione, nel breve termine, alcune societa’ attive nel settore dell’Information Technology, quali Computer Sciences Corporation (CSC – Nyse) e Electronic Data Systems (EDS – Nyse). Ha azzerato le perdite, nel finale, IBM (IBM – Nyse).

Per avere tutti i dettagli clicca su TITOLI CALDI , in INSIDER.