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WALL STREET RESTA DEBOLE, PREOCCUPA L’ECONOMIA

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A meta’ giornata i listini americani continuano a muoversi in territorio negative. Il Dow Jones segna un calo dello 0.40% a 12799, l’S&P500 arretra dello 0.20% a 1385, il Nasdaq perde l’1.11% a 2402. A far evaporare l’ottimismo del preborsa e’ stato l’ultimo dato giunto dal fronte macroeconomico, relative alla fiducia Michigan che ha evidenziato un crollo dell’indicatore ai minimi di 26 anni.

Ad intensificare il ribasso del listino tecnologico e’ la debole performance del colosso informatico Microsoft (MSFT), sulla scia dei risultati fiscali diffusi nell’after hour di ieri sera. L’azienda di Bill Gates ha battuto le attese degli analisti e annunciato un outlook stellare per l’anno fiscale 2009, ma il calo dei profitti e le vendite del nuovo sistema operativo (peggiori del consensus) hanno lasciato l’amaro nella bocca di molti investitori causando un tonfo del titolo del 6%.

Ad influire sulla volatilita’ dei listini e’ anche il forte recupero del petrolio, schizzato sulla notizia di uno scontro nelle acque del Golfo tra navi americani e barche iraniane diffusa dal canale Usa Fox News. La notizia e’ stata smentita dalla televisione iraniana ma intanto i futures con consegna giugno segnano un progresso di $2.85 a $118.81 al barile.

A spingersi al rialzo e’ il titolo del colosso delle carte di credito American Express (AXP) la cui trimestrale ha rafforzato l’opinione che la crisi del credito sia prossima alla fine. La societa’ ha riportato un calo dei profitti, ma ha battuto le attese degli analisti. Il titolo avanza di oltre il 3% a meta’ giornata. “C’e come l’impressione che la crisi sia finalemnte giunta alla fine. Sembra che la fiducia degli investitori sia nuovamente in crescita” ha affermato Rick Meckler, presidente di LibertyView Capital Management.

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La settimana prossima la Fed si riunira’ per la decisione sui tassi d’interesse. Non e’ ancora certo quale sara’ l’esito della riunione, le possibilita’ che il costo del denaro venga lasciato agli attuali livelli sono cresciute nell’ultima settimana. A beneficiare di cio’ e’ il dollaro che continua a guadagnare terreno nei confronti della moneta europea. Sul valutario, il cambio tra le due divise e’ pari a 1.5605.

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