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WALL STREET RECUPERA, RESTA DEBOLE L’HI-TECH

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Chiusura in rosso per la borsa americana, appesantita dalla debolezza del comparto tecnologico e dai dati macro poco entusiasmanti. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.11% a 10426, l’S&P500 lo 0.05% a 1109, il Nasdaq lo 0.48% a 2193.

La debole lettura sul comparto immobiliare aveva gettato le basi per il calo iniziale, tuttavia le azioni delle societa’ di costruzioni hanno retto piuttosto bene. A guidare la strada dei ribassi e’ stato dunque il settore hi-tech sulla scia dei deludenti rapporti trimestrali diffusi da Salesforce.com e Autodesk, rispettivamente in calo del 3% e del 10% alla fine delle contrattazioni. Ad intaccare la performance dell’indice industriale sono state in particolar modo le prove sotto tono di Hewlett-Packard e Cisco.

Nonostante il ritracciamento, molti gestori di portafoglio si sono detti ottimisti sulla continuazione del rally, alimentato dai costi evidentemente bassi sui prestiti. Per altri invece, e’ improbabile che il trend resti in effetto, considerando le debolezze nel mercato del lavoro, delle case ed in altri settori chiave dell’economia.

“Appare evidente ormai che il mercato azionario si stia muovendo su un piano differente da quello economico” ha sentenziato Paul Nolte di Hinsdale Associates. “Non siamo ancora diretti verso un’uscita ma stiamo diminuendo le posizioni”.

Nelle news economiche, in evidenza i dati macro diffusi prima dell’apertura delle contrattazioni, che hanno evidenziato la persistente debolezza del mercato immobiliare: i nuovi cantieri edili hanno subito un netto calo in ottobre. Il tonfo del 10.6%, sui minimi di sei mesi, ha spinto al ribasso le attivita’ di costruzione sia per quanto riguarda gli immobili monofamiliari che multifamiliari.

Allo stesso tempo, l’indice dei prezzi al consumo ha registrato un rialzo dello 0.3%, suggerendo che l’inflazione e’ per ora sotto controllo, ma potrebbe non essere cosi’ mansueta come molti economisti si aspettavano e dunque potrebbe presto rappresentare un problema da risolvere per la Fed.

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Nel comparto societario, Salesforce.com, la principale societa’ di software di gestione della clientela sul Web, ha registrato un calo del 3%, un ribasso che per i titoli equivale alla peggiore prova in una singola seduta dallo scorso giugno. Da parte sua Autodesk, la maggiore produttrice al mondo di software per la progettazione, ha fatto uno scivolone del 10% dopo aver annunciato che la perdita di posti di lavoro nei mercati core dove opera stanno rendendo la ripresa dell’azienda “difficile” da conseguire.

Sul fronte dei rialzi, si e’ messa in luce Bank of America (oltre +3.5%), dopo le previsioni decisamente ottimiste espresse da un noto finanziere miliardario proprietario di un fondo hedge.

Sugli altri mercati, sul valutario, in recupero l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e’ pari a 1.496. In rialzo il greggio. I futures con consegna dicembre hanno guadagnato 44 centesimi a $79.58. Invariato l’oro: i futures con scadenza dicembre si sono attestati a quota 1141.30 (+$1.90) l’oncia. Giu’ infine i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.3660% dal 3.3190% di martedi’.