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WALL STREET RECUPERA, DI NUOVO GRAZIE ALLA FED

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Dopo aver trattato in ribasso per gran parte della seduta, pressati dai dati macro diffusi nel preborsa, i listini americani hanno girato in positivo a poche ore dalla conclusione, terminado la sessione in rialzo. Il Dow Jones e’ avanzato dello 0.73% a 12427, l’S&P500 dello 0.83% a 1360, il Nasdaq ha guadagnato lo 0.91% a 2327.

Gli operatori hanno digerito piu’ che bene i deludenti aggiornamenti giunti in mattinata dal fronte macroeconomico, che avevano segnalato un’impennata dell’inflazione e uno stallo del comparto immobiliare. Cio’ grazie alla pubblicazione dei dettagli relativi all’ultimo incontro del Fomc, da cui e’ emersa una sostanziale serenita’ da parte della Banca Centrale in materia inflazionistica.

La Fed ha rivisto al ribasso le stime sulla crescita per l’intero anno (evento scontato dal mercato alla luce degli ultimi sviluppi), confermando pero’ la propria visione sul corso dei prezzi, posizionati ad un raffreddamento nell’arco dei prossimi due anni. L’aumento dell’inflazione, evidenziato anche dall’ultimo dato sui prezzi al consumo cresciuti oltre le attese, aveva iniziato a preoccupare gli operatori su un possibile stop della politica accomodante condotta da Bernanke & Co dopo che nei giorni scorsi proprio la Banca Centrale era tornata ad enfatizzare l’importanza di garantire la stabilita’ dei prezzi.

Nell’ultimo mese la Fed ha operato due tagli ai tassi d’interesse: il primo di 75 punti base a mercati aperti con un intervento d’emergenza, l’altro, di mezzo punto percentuale, con cui ha portato i fed funds all’attuale 3%. Gli operatori sperano in un ulteriore abbassamento dei tassi nel meeting di meta’ marzo nel tentativo di rilanciare l’economia, indebolita dalla crisi del credito e dalla difficile situazione del settore immobiliare. Il rischio di stagflazione (rallentamento economico e crescita dei prezzi) e’ un ipotesi che al momento gli operatori non preferiscono affrontare per le conseguenze disastrose che potrebbe avere sui mercati.

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Sul fronte societario, si e’ distinto in positivo il titolo del colosso informatico Hewlett-Packard (HPQ) che nell’after hour di martedi’ ha battuto le stime degli analisti sui numeri trimestrali. A registarre solidi rialzi all’interno del Dow Jones sono stati anche IBM (IBM), American International Group (AIG) ed Exxon Mobil (XOM). In rosso invece Boeing (BA), General Motors (GM) e AT&T (T).

Nel comparto tecnologico, riflettori accesi ancora una volta su Yahoo! (YHOO). Dopo aver annunciato che non ci sara’ alcun rilancio sull’offerta gia’ avanzata nei giorni scorsi, Microsoft (MSFT) sembra intenzionata a “giocare duro” contro la societa’ Internet dando vita ad una controffensiva giudiziaria.

Tra i titoli farmaceutici, il colosso Pfizer (PFE) ha annunciato che acquistera’ la piccola societa’ biotech Encysive Pharma (ENCY) per un corrispettivo di $195 milioni. Il titolo ENCY e’ schizzato del 111%, PFE e’ invece salito dello 0.30% circa.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico, nuovo record del petrolio, schizzato ad un nuovo massimo intraday di $101.32 al barile. Ifutures con consegna marzo hanno poi chiuso in progresso di 73 centesimi a $100.74. Sul valutario, l’euro ha ritracciato leggermente nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.4708. Ancora in rialzo l’oro. I futures con consegna aprile sul metallo prezioso hanno chiuso in progresso di $8.00 a $937.80 all’oncia. In recupero i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.9170% dal 3.8750% di martedi’.

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