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WALL STREET RECORD, BUY & BOOM +11% ($1.2 TRILIONI)

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La settimana non poteva iniziare meglio a Wall Street, con gli indici in formidabile rally, rimbalzati dai minimi di oltre cinque anni toccati con l’ondata di vendite dei giorni scorsi (venerdi’ scorso il minimo). Si chiude cosi’ la pesante striscia negativa che durava da ormai otto sedute, costata ai listini oltre 20 punti percentuali (quasi 2400 punti al Dow Jones). A fine giornata l’indice industriale ha archiviato la seduta con un rialzo dell’11.08% a 9387, l’S&P500 e’ avanzato dell’11.58% a 1003, il Nasdaq dell’11.81 a 1844. Il mercato americano ha guadagnato in una sola giornata $1.2 trilioni (1200 miliardi).

Per il Dow Jones si tratta del maggior rialzo assoluto in punti (+936) e del migliore dal 1987 in termini percentuali. Le rassicurazioni offerte dai governi a livello globale nell’arco del weekend (una massa denaro senza precedenti pronta per le banche in crisi: 3 trilioni di dollari, cioe’ 3000 miliardi) hanno riportato una relativa fiducia tra gli investitori. Restano pero’ molti dubbi tra gli analisti e gli investitori (vedi i giudizi degli utenti di WSI) sulla sostenibilita’ del trend nei prossimi giorni: l’elevato livello della volatilita’ (VIX oltre i 55 punti) alimenta ancora non poche preoccupazioni sulle condizioni del mercato del credito.

Gli accordi raggiunti nell’arco del weekend a Washington e Parigi sembrano aver temporaneamente offuscato la minaccia del congelamento del credito e il rischio del rallentamento economico. Il Segretario al Tesoro Usa Paulson ha fornito maggiori dettagli sul programma di investimento del governo nel settore bancario, mentre i responsabili delle finanze dei Paesi del G-7 hanno affermato che sara’ fatto il possibile per instaurare nuovamente la fiducia tra i risparmiatori e la comunita’ finanziaria, garantendo i prestiti interbancari.

L’amministrazione Bush ha dichiarato che il piano di salvataggio da $700 miliardi sara’ attuato il prima possibile; gia’ sono state avviate numerose consulenze con diversi studi legali sulla meccanica di acquisto di azioni privilegiate degli istituti bancari nell’intento di ravvivare lo stagnante mercato del credito. In Inghilterra, i responsabili del governo hanno gia’ annunciato un investimento da $63 miliardi a supporto delle tre maggiori banche del Paese. La Bank of England, la BCE e la Swiss National Bank hanno annunciato nuovi piani mirati alla garanzia dei prestiti a breve termine.

“Oggi i compratori hanno tirato fuori l’atriglieria pesante” ha dichiarato Aurore Wannesson-Raynaud, strategist di Axa Investment Managers. “E’ possibile che il peggio sia alle spalle, potremmo assistere ad una continuazione del rialzo nei prossimi giorni”. Particolarmente ottimista anche Louis Navellier: “E’ un ottimo giorno per rientrare sull’azionario. Penso che abbiamo toccato, o siamo vicini a toccare, il punto di bottom”. Un po’ piu’ cauto Jacques-Antoine Bretteil di International Capital Gestion: “Abbiamo evitato il peggio, ma cio’ non significa che abbiamo risolto tutti i problemi”

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Il rimbalzo ha interessato tutti i settori, ma a registrare le migliori performance sono stati i titoli finanziari: Morgan Stanley e’ schizzata +85% grazie alla chiusura dell’accordo con il gruppo giapponese Mitsubishi Financial sull’investimento da $9 miliardi; Bank of America ha guadagnato il 9.49%, Citigroup il 13.75%, +25.80% per Goldman Sachs. In buon rialzo anche le banche regionali: National City ed Ambac Financial sono avanzate entrambe del 15%.

Nel comparto assicurativo bene AIG, nel settore dell’auto in buon spolvero il colosso General Motors, avanzato di oltre il 30% dopo le indiscrezioni sull’inizio delle trattative con Chrysler su un eventuale merger tra le due aziende. Buy anche sulla rivale Ford che potrebbe liberarsi della quota d’investimento detenuta nel gruppo giapponese Mazda.

Nel comparto telecom, sugli scudi Qwest Communications, forte di un importante contratto che gli e’ valso anche l’upgrade del rating da parte degli analisti di Morgna Stanley; bene anche Sprint Nextel, Alcatel-Lucent e Motorola. Nel settore tecnologico, in rialzo di quasi il 14% Apple, che martedi’ presentera’ la nuova linea di computer portatili; in rally anche i giganti Internet Google ed eBay.

Sugli altri mercati, in buon recupero il petrolio: i futures con consegna novembre hanno guadagnato il 4.5% a $81.49 al barile. Sul valutario, in progresso l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.3580. Vendite sull’oro. I futures con consegna dicembre sul metallo prezioso hanno ceduto $16.50 a $842.50 l’oncia. Sospese le contrattazioni sui Titoli di Stato Usa per la ricorrenza del Columbus Day.

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