Inatteso il rally che gli indici Usa stanno vivendo nella seduta odierna. In primo piano i rialzi sostenuti dei titoli Internet e retail. Bene anche i petroliferi. Guadagni sostenuti per tutti i 16 titoli che compongono il Philadelphia Semiconductor Index (SOX), che guadagna piu’ del 3%. Negli ultimi tre mesi l’indice ha messo a segno un rialzo del 43%, scommettendo sulla ripresa dell’economia nel 2002.
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A sollevare il settore Internet e’ Yahoo! (YHOO – Nyse), che ha registrato un incremento delle vendite dell’86% grazie alle festivita’ natalizie. La notizia sta portando fortuna ad Amazon.com (AMZN – Nasdaq) e a Ebay (EBAY – Nasdaq).
Bene il comparto delle vendite al dettaglio che assiste al rialzo di Wal Mart (WMT – Nyse). Il titolo brinda al fatturato, superiore alle previsioni della societa’.
Le notizie relative a Yahoo e Wal Mart riportano l’ottimismo tra gli investitori, che scontano una ripresa della fiducia dei consumatori.
Buona la performance dei titoli petroliferi. Il rialzo del prezzo del greggio per il quarto giorno consecutivo sostiene l’incremento di Exxon Mobil (XOM – Nyse), Royal Dutch Petroleum (RD – Nyse) e ChevronTexaco (CVX – Nyse), che scontano il taglio della produzione che sara’ deciso il 28 dicembre nel meeting dell’Opec.
Tra gli high tech crescono Novellus Systems (NVLS – Nasdaq)e Intel (INTC – Nasdaq).
Sul fronte societario occhi puntati su AT&T (T – Nyse), che ha venduto l’ultima partecipazione che deteneva nella divisione AT&T Wireless.
Nel frattempo si inizia a fare il bilancio della situazione in cui versa Wall Street.
Gli analisti ritengono che all’inizio del 2002 il Dow Jones rimarra’ ancorato all’importante resistenza dei 10.000, mentre il Nasdaq galleggera’ attorno a quota 2.000.
Si tratterebbe, aggiungono, di un piccolo miracolo, considerato che l’indice delle blue chip era scivolato, dopo gli attacchi terroristici dell’11 settembre, a 8.000 punti e il listino high tech aveva toccato la soglia di 1.400. Il Dow ha dunque recuperato il 25% mentre il Nasdaq ha reagito con un rialzo del 39% dai livelli toccati il 21 settembre.
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