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WALL STREET RALLENTA IL PASSO AL GIRO DI BOA

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Wall Street brucia i guadagni a meta’ seduta, (controlla la performance in tempo reale) depressa dalle deboli cifre giunte sul fronte macroeconomico, mentre tengono bene i tecnologici, sostenuti dalla revisione al rialzo delle stime sul secondo trimestre di Texas Instruments.

Nel mese di aprile le scorte di magazzino all’ingrosso sono scivolate per l’ottavo mese consecutivo. Il mercato inoltre non ha ben digerito i commenti di Procter & Gamble sulle condizioni economiche del proprio settore, giudicate ancora alquanto difficili.

Tra i titoli piu’ sotto pressione figurano Boeing e United Technologies. I titoli cedono almento il 2%, scivolando nei bassifondi del paniere industriale. P&G, societa’ leader mondiale nei prodotti di largo consumo, scivola dell’1.3%. Seduta a due velocita’ per i finanziari, incerti su quale direzione prendere dopo che il Tesoro ha annunciato che consentira’ a 10 banche di restituire i prestiti federali TARP.

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Il secondo maggiore produttore di chip degli Stati Uniti fa un balzo del 5.5% circa, dopo aver alzato le previsioni su utili e ricavi nel secondo trimestre. La notizia ha dato slancio a tutto il comparto dei tecnologici, tra i piu’ positivi quest’oggi in Asia ed Europa, e in particolare ai semiconduttori. Intel guadagna circa il 3%.

Nel frattempo come previsto 10 societa’ finanziarie statunitensi hanno ottenuto l’approvazione da parte di Washington a restituire i fondi ricevuti in prestito nell’ambito del piano di salvataggio TARP da $700 miliardi. Per ora l’ammontare che verra’ restituito e’ pari a $68 miliardi. Gli istituti che hanno incassato l’ok del governo sono: JP Morgan Chase, American Express, Goldman Sachs, US Bancorp, Capital One Financial, Bank of New York Mellon, State Street, BB&T, Morgan Stanley e Northern Trust.