Società

WALL STREET: PROSEGUONO LE VENDITE SULL’AZIONARIO

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Dopo il massiccio sell-off di ier sui mercati azionari americani continuano a prevalere le vendite. I drastici tagli ai tassi d’interesse effettuati dalle Banche Centrali in Europa hanno intensificato i timori sul fatto che la recessione possa rivelarsi piu’ grave del previsto. Le ultime trimestrali societarie inoltre hanno evidenziato un outlook ancora debole per i prossimi mesi.

A causa dell’evidente rallentamento economico le Banche europee hanno ridotto, in alcuni casi in misura superiore al previsto, il costo del denaro nel tentativo di stimolare la crescita. La Banca d’Inghilterra ha ridotto i tassi dell’1.5% ai minimi livelli dal ’55; la BCE ha tagliato di 50 punti base al 3.25%.

A gravare sulla performance dei listini sono anche gli ultimi numeri fiscali di Cisco Systems: il colosso delle infrastrutture network arretra nel preborsa dopo aver annunciato un calo delle vendite nel trimestre in corso compreso tra il 5% ed il 10%; per il trimestre da poco conclusosi invece l’azienda ha riportato profitti piatti su un incremento dell’8% delle vendite. Cattive notizie anche dall’azienda media News Corp, in evidente difficolta’ prima dell’apertura: il gruppo di Murdoch ha registrato un calo del 30% dei profitti e rivisto al ribasso le prospettive sui risultati futuri.

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“Sebbene la durata del trend negativo resti poco chiara, Cisco ha praticamente congelato le assunzioni e ridotto la spesa per circa $1 milioni da qui alla fine dell’anno: cio’ anticipa qualcosa di piu’ grave che un semplice rallentamento” hanno commentato preoccupati gli analisti.

Grande attenzione sara’ riposta ora sulle vendite comparate del settore retail che stando alle previsioni ad ottobre potrebbero avere registrato un calo medio dello 0.3%, il peggiore dal 2000. Escluso il contributo del colosso Wal-Mart, il dato potrebbe risultare in ribasso -2.3%.

Contrastate le notizie giunte dal fronte macroeconomico. Nell’ultima settimana le richieste di sussidio da parte dei disoccupati sono diminuite risultando pero’ superiori alle attese, mentre il dato preliminare sulla produttivita’ avanzado +1.1% ha battuto le stime degli economisti (+0.7%).

Sugli altri mercati, in calo il petrolio: i futures con consegna dicembre sono in ribasso di $1.72 a $63.58 al barile. Sul valutario, l’euro sta cedendo terreno nei confronti del dollaro a quota 1.2835. In rialzo l’oro a $754.10 l’oncia (+$11.70). In calo infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.7380%.

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