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Wall Street presa dall’assalto dai sell, chiude in forte calo

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NEW YORK (WSI) – Wall Street chiude in forte calo tra dati economici in chiaroscuro e crisi internazionali. Il Dow Jones, sotto la media di 50 giorni, cede 238 punti, l’1,4%, a 16.805 punti, il Nasdaq cala di 71 punti, l’1,59%, a 4.422 punti e lo S&P 500 arretra di 26 punti, l’1,33%, a 1.946 punti.

Il petrolio ha invertito la rotta chiudendo di nuovo in calo: i future a novembre hanno perso 43 centesimi a 90,73 dollari il barile, ai minimi dall’aprile del 2013. Nel frattempo, i titoli di Stato chiudono positivi con rendimenti in calo al 2,41% per il benchmark decennale e al 3,12% per il titolo trentennale. Sui mercati valutari, l’euro cala a 1,2620 dollari mentre il biglietto verde scende a 109,20 yen.

L’indice della volatilità Vix, indicatore dell’incertezza degli investitori, sale del 2,6 per cento a 16.73.

Sul fronte macro, salgono più delle attese a settembre in numero di posti di lavoro creati nel settore privato: + 213.000 contro + 202.000 previsti dal mercato. Lo ha riferito l’Adp (Automatic Data Processing), cha ha comunicato una revisione al ribasso del numero di occupati in agosto (da +204.000 a +202.000 posti di lavoro). Il più importante rapporto sull’occupazione verrà pubblicato venerdì dal Dipartimento del Lavoro. Gli esperti prevedono la creazione di 210.000 impieghi ed un tasso di disoccupazione stabile al 6,1%.

In calo invece l’Ism manifatturiero che a settembre si e’ attestato a quota 57,5. Il dato e’ leggermente sotto le attese degli esperti (che si attestavano a quota 58,5 punti) ed e’ in leggero calo dai 57,95 punti di agosto.

Le spese per le costruzioni negli Stati Uniti sono calate in agosto dello 0,8% rispetto al mese precedente. Il dato reso noto dal dipartimento del Commercio e’ nettamente inferiore alle attese degli analisti che si attendevano un rialzo dello 0,6%. Il governo ha anche rivisto al ribasso il dato di luglio, da +1,8% a +1,2%.

Tra i titoli, in calo di 1 punto percentuale circa eBay, dopo che JPMorgan Chase & Co. e Jefferies Group hanno rivisto al ribasso i rating sul titolo. Balzo invece delle quotazioni di Sarepta Therapeutics, sulla scia della notizia relativa al primo caso di ebola negli Stati Uniti. La società è nota per i trattamenti sperimentali volti a contrastare il virus.

Inizia ufficialmente il quarto trimestre per i mercati mondiali.

Lo S&P 500 è reduce da un aumento +0,6% nel terzo trimestre, ed è salito così per il settimo trimestre consecutivo, riportando il rally più duraturo dal 1998. L’indice ha però perso -1,6% a settembre, sulla scia dei timori legati all’interruzione del suo programma di acquisto dei bond nel corso del mese di ottobre.

Sul valutario, euro -0,34% a $1,2588; dollaro/yen +0,24% a JPY 109,90; euro/franco svizzero +0,07% a CHF 1,2070. Euro/yen -0,11% a JPY 138,35.

Riguardo alle materie prime, i commodities, i futures sul petrolio +0,43% a $91,55, il prezzo dell’oro -0,21% a quota $1.209 l’oncia.

Tra i titoli in evidenza oggi: American Realty Capital Properties ha annunciato la cessione del busines del private capital management (Arcp) a Cole Capital per 700 milioni di dollari. Arcp gestisce asset per
oltre 30 miliardi di dollari. Retrophin ha licenziato il fondatore e Ceo Martin Shkreli. Il titolo ha guadagnato il 4% nelle contrattazioni di after-hours.

Babcock & Wilcox ha annunciato che sta valutando la separazione del business della generazione di elettricità da quello della gestione delle centrali nucleari. JP Morgan ha tagliato il rating di EBAY a neutral
da overweight, ma ne ha alzato il target price a 61 da 56 dollari. Jefferies ne ha ridotto la valutazione a hold da buy. Morgan Stanley ha migliorato il giudizio su Alcoa a 20 da 18 dollari, confermando overweight.