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WALL STREET: PREOCCUPAZIONI DA UTILI E DATI

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Gli indici americani hanno aperto la seduta odierna con un tono negativo a causa del preoccupante dato sull’inflazione e ad alcuni timori relativi alla stagione degli utili. Il Dow Jones arretra dello 0.13% a 12566, l’S&P500 e’ in ribasso dello 0.11% a 1430, il Nasdaq e’ in ribasso dello 0.30% a 2490.

Nel mese di dicembre i prezzi alla produzione sono cresciuti dello 0.9%, in misura superiore rispetto a quella attesa dagli analisti, pari a +0.5%. Inoltre, il dato “core” e’ salito dello 0.2% (consensus: +0.1%) portando il tasso annuale sulla soglia del 2%, livello che non si vedeva dal settembre 2005. Il fatto solleva alcune preoccupazioni sul corso dell’inflazione e sulle prospettive relative ai tassi d’interesse.

Incoraggiante, invece, il dato sulla produzione industriuale, avanzato dello 0.4%, contro le attese di una crescita piu’ contenuta pari a +0.2%, che supporta la tesi del “soft landing” per l’economia Usa.

A chiudere il calendario economico sara’ il rapporto sul Beige Book stilato dalla Federal Reserve, disponibile nel primo pomeriggio di New York, alle 20:00 ora italiana. A causa della festivita’ del Martin Luther King’s Day in avvio di settimana, la comunicazione dei dati sulle scorte di petrolio e’ slittata a domani. Intanto i futures con scadenza febbraio segnano un ribasso di 54 centesimi a $50.67 al barile.

Passando al comparto societario, nei primi minuti di scambi il titolo del colosso dei chip, Intel ([[INTC]]), sta cedendo oltre il 4% dopo aver diffuso, nell’after hour di ieri, un outlook non incoraggiante per il prossimo trimestre, possibilmente dovuto ad un incremento delle scorte di magazzino e al peggioramento delle condizioni del business che dovrebbero pesare sulla componente dei margini.

Tra le societa’ che hanno riportato i bilanci in mattinata, si distinguono in positivo JPMorgan Chase ([[JPM]]), State Street ([[STT]]) ; ha deluso Southwest Airlines ([[LUV]]). Dopo la chiusura riflettori accesi per Apple ([[AAPL]]).

Nel comparto aereo, Boeing ([[BA]]) potrebbe finire nel mirino degli investitori dopo che Airbus ([[EAD]]) ha perso per la prima volta in sei anni la battaglia annuali sul numero di ordinativi totalizzando 790 ordini contro i 1044 della rivale americana.

Nel settore automobilistico, il CEO di General Motors ([[GM]]), Rick Wagoner, ha annunciato che un accordo con Delphi (ora in bancarotta) potrebbe essere possibile nel breve periodo.

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Sugli altri mercati, sul valutario, l’euro e’ stabile sul dollaro a quota 1.2924. L’oro arretra di $1.80 a $624.10 all’oncia. In calo i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni si e’ portato al 4.7550%.