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WALL STREET PRENDE FIATO DOPO GLI ULTIMI RIALZI

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La settimana si e’ aperta col segno negativo per la borsa di New York (controlla la performance in tempo reale). C’e’ incertezza tra gli operatori in vista del rilascio del dato sul comparto manifatturiero (16:00 ora italiana). “Potremmo rimanere in territorio negativo se non ci sara’ la spinta proveniente dall’indice ISM” ha affermato Heinz-Gerd Sonnenschein, equity strategist di Postbank. “L’ideale sarebbe assistere ad un recupero dell’indicatore oltre quota 50”. Lo scorso mese l’ISM manifatturiero si attesto’ a 48.6 punti; le attese degli analisti per il dato odierno sono per una contrazione a 48 punti.

Ad appesantire il settore finanziario fin dal preborsa e’ il warning lanciato da Bradford & Bingley, societa’ britannica attiva nel comparto dei mutui. L’azienda ha comunicato che non sara’ in grado di rispettare le stime sui profitti e che avviera’ un’operazione di incremento di capitale attraverso la vendita delle proprie azioni. Nel primo trimestre, circa il 39% delle istituzioni finanziarie facenti parte dell’S&P00 hanno deluso le attese degli analisti.

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Ad occupare la scena fin dai primi minuti potrebbero essere anche i titoli farmaceutici in occasione dell’annuale meeting della American Society of Clinical Oncology. Dai dati rilasciati da Imclone (IMCL) e Genentech (DNA) sono emersi segnali contrastanti sui farmaci Erbitux e Avastin (anti-tumorali): il primo sarebbe inefficace nei casi di una mutazione del gene, l’altro invece sembra frenare l’avanazamento della malattia se somministrato durante il processo di chemioterapia. In rally (+30%) invece, il titolo Acorda Therapeutics grazie ai risultati incoraggianti riscontrati nella Fase III dello studio su un farmaco contro la sclerosi multipla.

Nel settore auto, Toyota Motor (T) potrebbe essere costretta a rivedere al ribasso le stime sulle vendite americane a causa della deludente domanda per autocarri; General Motors, invece, potrebbe beneficiare di un articolo apparso sul settimanale finanziario Barron’s secondo cui il titolo sarebbe diretto verso i $30 prima, e $45 poi, una volta che la robusta riduzione dei costi iniziera’ ad avere riflessi positivi sugli utili.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico, il greggio sta trattando al ribasso. I futures con consegna luglio segnano una perdita di $1.80 a $125.55 al barile. Sul valutario, l’euro e’ in calo rispetto al dollaro a quota 1.5507. Stabile l’oro a $893.40 l’oncia (+$1.90). In lieve progresso i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.034%.

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