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Wall Street, preborsa sui minimi dell’anno

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Quando manca circa mezz’ora all’avvio delle contrattazioni i futures Usa viaggiano sui minimi dell’anno, (vedi quotazioni a fondo pagina), il che lascia prevedere un altro avvio in rosso per la borsa americana. Potrebbe essere saggiato il bottom del 6 maggio scorso (il “flash crash” del Dow a -9.2%). Il tutto avviene all’indomani di una seduta che conferma come sia in corso il peggior maggio da molti anni: la flessione del mese e’ per il benchmark Usa pari a -9.5% (-3.7% da inizio anno). Il Nasdaq Composite ha perso il -10.1% e il Dow Jones segna un -8.6%. Numeri certamente poco rassicuranti.

La tendenza a riempirsi i portafogli di asset sicuri si sta intensificando questa mattina, con le preoccupazioni circa la situazione fiscale europea e le tensioni in Corea che stanno pesando sul morale del mercato in tutto il mondo. I listini sono impostati per aprire sotto i minimi di ieri (1055 punti per il paniere allargato) e in prossimita’ dei minimi del 2010 toccati in febbraio a quota 1044.

La debolezza odierna e’ dovuta ancora una volta alla paura di un contagio dei problemi del debito sovrano dei PIIGS, dopo che quattro banche spagnole hanno deciso di unire le loro forze per rinsaldare il sistema finanziario di Madrid, con i timori circa la solvibilita’ dei debiti che aumentano. Le 4 casse richiedenti in questo modo rappresenterebbero attivi totali per circa 135Mld€, pari al quinto gruppo bancario del paese.

Le notizie hanno fatto sorgere nuovi dubbi sulle dimensioni dei problemi spagnoli, all’indomani della decisione della Banca Centrale nazionale di assumere il controllo della banca regionale Cajasur. Il commissariamento dell’istituto e’ una delle principali ragioni per cui ieri le Borse hanno rallentato il passo.

Di fatto, al centro dell’attenzione sono sempre le preoccupazioni sulla solidita’ del sistema finanziario europeo in generale: tali timori sono stati scontati immediatamente dall’euro, che e’ arrivato a toccare poco fa anche il minimo in quasi nove anni contro lo yen. La moneta europea ha sfondato al ribasso quota $1.22 nei confronti del dollaro.

L’ondata di ribassi che sta investendo l’intero mercato azionario in Europa, dopo che anche Tokyo ha chiuso in ribasso -3.0%, non sembra dunque voler risparmiare i listini d’Oltreoceano. Le vendite sono iniziate già in Asia, con la borsa di Tokyo che e’ scivolata sotto la soglia dei 9.500 punti dell’indice Nikkei per la prima volta in sei mesi.

La volatilita’ e’ un altro effetto naturale del crescente nervosismo che circonda i mercati. Una dimostrazione di tale tesi la da’ l’andamento dell’indice VIX. Se da un lato il VIX ha leggermente rallentato il passo ieri, con ogni probabilita’ la debolezza dei listini dovrebbe spingere al rialzo la volatilita’ in avvio di seduta.

Nel frattempo la Germania sta valutando l’introduzione di un divieto sulle vendite allo scoperto che potrebbe riguardare tutte le azioni, compresi i derivati relativi. E’ quanto emerge da una bozza di documento del ministero delle Finanze. Il divieto coprirebbe anche derivati sull’euro non
utilizzati per copertura, sempre secondo il documento.

Sul fronte macro, si inizia alle 15:00 ora italiana con l’indice Case Shiller, alle 16:00 sara’ la volta della fiducia dei consumatori di maggio e i prezzi delle abitazioni a cura della FHFA.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio continuano a flettere. I futures con consegna luglio segnano un calo di $2.47 attestandosi a quota $67.74 al barile (-3.52%). Sul valutario la moneta unica si attesta a $1.2208 (-1.3%), in prossimita’ dei minimi di quattro anni. L’oro cede $1 attestandosi a $1193. Quanto ai Treasury, il rendimento sul benchmark decennale si trova al 3.11% dal 3.231% di ieri.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 cede 25.40 punti (-2.37%) a quota 1045.60.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna una flessione di 36.5 punti (-2.01%) a quota 1776.

Il contratto sull’indice Dow Jones scambia in calo di 204 punti (-2.03%) a quota 9839.