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WALL STREET: POCO SPRINT PER GLI INDICI DI BORSA

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Mercati Usa ancora in terreno positivo. Gli indici, dopo una partenza fiacca, si stanno muovendo al rialzo, grazie agli acquisti selezionati da parte degli investitori. Un mercato di corto respiro, che cavalca soprattutto le notizie e i rumors societari.

Poco o nulla ha pesato il dato del Superindice economico degli Stati Uniti, che ha registrato un calo dello 0,5% per il secondo mese consecutivo. Per quanto negativo – si tratta del calo piu’ grande dal gennaio 1996 – e’ comunque in linea con quanto atteso dal mercato, in base a un sondaggio dell’agenzia stampa Dow Jones sugli economisti.

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In generale sono in progresso i settori semiconduttori, acciaio, software, biotecnologico e salute. In flessione il comparto petrolifero e del gas naturale.

Gli investitori “stanno cominciando a guardarsi intorno e a cercare azioni che hanno qualche potenzialita’ di recupero – ha detto John Carey, gestore del fondo Pioneer Fund a Boston, che ha aggiunto – Il mercato sta acquistando i itoli nella speranza che gli utili risalgano nei prossimi trimestri e il settore high tech e’ quello piu’ reattivo a un miglioramento generale dell’economia”.

Che il mercato resti comunque cauto e’ ben sintetizzato dalle parole di Richard Sichel, gestore presso la Philadelphia Trust: “Gli investitori si sono rassegnati al fatto che non ci sono notizie troppo buone all’orizzonte – d’altro canto pero’, osserva – I prezzi attuali gia’ scontano la caduta dei profitti e l’allarme antrace”.

A sostenere il mercato sono soprattutto i tecnologici con Microsoft (MSFT – Nasdaq) e Intel (INTL) che fanno da battistrada. Il gruppo guidato da Bill Gates sale ancora sulla scia di una trimestrale al di sopra delle aspettative di mercato. Mentre il colosso dei semiconduttori Intel, ha confermato le indiscrezioni di stampa che davano un taglio degli investimenti di circa il 10-20% per il 2002.

In evidenza anche Emc (EMC – Nyse) grazie all’annuncio di un’alleanza quinquennale con Dell Computer (DELL – Nasdaq).
Migliora la situazione del settore petrolifero.

In apertura la debolezza endemica delle quotazioni del greggio ha influito negativamente su BP Amoco (BP – Nyse) e Royal Dutch (RD – Nyse). Ma negli ultimi scambi i prezzi stanno risalendo grazie alla trimestrale positiva di Ashland (ASH). La compagnia petrolchimica ha riportato utili di $116 milioni (o $1,64 per azione), mentre gli analisti prevedevano profitti fra $1,15 e $1,65 azione.

Nel mare delle trimestrali, il mercato ha reagito negativamente ai risultati di Sbc Communications (SBC – Nyse), anche se in linea con le previsioni da parte degli analisti finanziari. La compagnia telefonica ha annunciato che licenziera’ “diverse migliaia” di dipendenti, tagliando le spese di circa il 20%.

Fra gli altri titoli che al momento attirano l’attenzione degli investitori ci sono poi Enron (ENE – Nyse) e Lexmark (LXK – Nyse). La prima societa’, uno dei piu’ grandi dealer di gas e elettricita’, e’ sotto inchiesta da parte della Sec per alcune transazioni effettuate dal suo direttore finanziario.

Nel mirino anche Lexmark. Il numero due Usa delle stampanti ha registrato profitti trimestrali in rialzo rispetto alle stime, ma allo stesso tempo ha lanciato un allarme per i profitti di fine anno. Annunciato anche un taglio di circa 1.600 dipendenti, pari al 12% del totale.

Debolezza di Merrill Lynch (MER – Nyse). Gli investitori hanno preso male la notizia che la societa’ offre ai suoi impiegati un pacchetto di incentivi – pari a circa un anno di stipendio – per dare le dimissioni.

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