WALL STREET POCO MOSSA, ASPETTA LA FED

di Redazione Wall Street Italia
23 Giugno 2009 22:10

La seduta di borsa di Wall Street si e’ chiusa con gli indici azionari contrastati ma poco distanti dalla linea di parita’. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.19% a 8322, l’S&P500 ha guadagnato lo 0.23% a 895, il Nasdaq e’ arretrato dello 0.07% a 1764. Il dato macro sul settore immobiliare non ha entusiasmato particolarmente gli operatori, che hanno preferito rimanere cauti in vista della decisione della Federal Reserve sui tassi d’interesse.

Vuoi sapere cosa comprano e vendono gli Insider di Wall Street? Prova ad abbonarti a INSIDER: costa meno di 1 euro al giorno. Clicca sul link INSIDER

La Banca Centrale americana ha gia’ iniziato la riunione a porte chiuse a Washington. Gli analisti non si aspettano alcuna variazione dei tassi guida, che dovrebbero essere confermati nell’attuale forchetta compresa tra lo 0% e lo 0.25%, tuttavia presteranno grande attenzione sull’eventuale adozione di misure straordinarie che potrebbero interessare un ulteriore acquisto di Treasuries.

Nell’ultima seduta i Titoli di Stato Usa sono avanzati, spingendo i rendimenti sul decennale giu’ al 3.64% dal 3.6930% di lunedi’. Il governo americano ha tenuto un’asta di bond con scadenza due anni dal valore complessivo di $40 miliardi, ad un rendimento dell’1.151%, inferiori al previsto.

Tra i singoli titoli, in evidenza il pesante calo del colosso aerospaziale Boeing, dopo che le prove di volo del suo nuovo jet Dreamliner sono state rimandate per l’ennesima volta a causa di un problema tecnico. Il titolo ha archiviato la seduta con una perdita del 6.5% circa, risultando maglia nera del Dow Jones. Durante le contrattazioni il titolo e’ arrivato a segnare una perdita intraday pari a -9.3%, la maggiore dal settembre 2001 (attacchi alle torri gemelle).

Tra i titoli finanziari, bene Goldman Sachs che ha beneficiato dei commenti positivi emessi dagli analisti di FBR Capital Markets, che ne hanno rivisto al rialzo il prezzo obiettivo. Nell’hi-tech, ondata di vendite su Rambus, il produttore di chip di memoria costretto a ridurre le stime sui ricavi del secondo trimestre, per via della debole domanda.

Qualche Buy ha interessato il settore immobiliare, con lo spider del comparto delle costruzioni avanzato dello 0.60% circa, in seguito al rilascio dei dati sulle vendite di case esistenti cresciute per il secondo mese consecutivo.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico il petrolio ha ripreso a spingersi al rialzo. I futures con scadenza luglio hanno guadagnato $1.74 a quota $69.24 al barile. Sul valutario euro in recupero nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi’ il cambio tra le due valute e’ di $1.4079. In lieve progresso l’oro. I contratti con consegna agosto hanno guadagnato $3.30 a $924.30.