Società

WALL STREET: PETROLIO ALLE STELLE, INDICI NEGATIVI

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Giornata nervosa per i listini americani che archiviano la sessione in negativo, trainati al ribasso dalla corsa del petrolio, schizzato ad un nuovo massimo storico,e dal dato deludente sugli ordini dei beni durevoli che lascia ancora dei dubbi sullo stato di salute dell’economia Usa. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.81% a 10.434, l’S&P500 lo 0.66% a 1.209, il Nasdaq e’ arretrato dello 0.39% a 2.128.

A far scattare le vendite e’ stato in primo luogo il rincaro del greggio, in netto progresso nonostante l’aumento delle scorte relativo alla scorsa settimana. Il contratto future con scadenza ottobre ha terminato la seduta a quota $67.32 al barile, in rialzo del 2.5%, dopo essersi spinto ad un nuovo record di $67.40.

Stando alla performance giornaliera, sembrerebbe che gli operatori si siano maggiormente concentrati sul calo delle scorte di benzina (scese piu’ del previsto) anziche’ sull’incremento di quelle di petrolio e distillati. A preoccupare gli investitori sono anche le tensioni politiche in Medio Oriente e una tempesta tropicale che sta minacciando il Golfo del Messico che potrebbe complicare le operazioni di estrazione.

Passando al fronte macro, si sono rivelati contrastati i dati conomici in calendario. Nel mese di luglio, gli ordini di beni durevoli hanno subito un brusco calo, il primo negli ultimi quattro mesi, del 4.9%. Le attese degli analisti erano per un decremento meno marcato pari all’1.5%.

Molto positivo, invece, il dato sul settore immobilare all’indomani della comunicazione del calo relativo alla vendita di case esistenti. Il Dipartimento del Commercio USA ha riportato che nel mese di luglio le vendite di nuove case negli Stati Uniti hanno registrato un aumento del 6.5 % al livello record di 1,410 milioni di unita’. L’indicatore si e’ rivelato superiore alle attese del mercato. Le previsioni degli economisti erano in media per un valore di 1,328 milioni di unita’.

Passando al fronte societario, a livello settoriale hanno registrato i migliori rialzi il comparto dei servizi petroliferi, sulla scia dell’incremento del prezzo del greggio, e quello immobilare. Sotto pressione, invece, il settore aereo e quello bancario.

Per quanto riguarda l’andamento dei singoli titoli, seduta molto positiva per General Motors, oggi la migliore tra le componenti del Dow Jones (+2.3%), in seguito ad un articolo apparso sul Wall Street Journal relativo all’intenzione del sindacato United Auto Workers di collaborare con il colosso automobilistico per la riduzione dei costi. Bene anche Hewlett-Packard e Merck.

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Seduta in rosso, invece, per Caterpillar, danneggiata dal debole dato sugli ordinativi di beni durevoli che ha alzato preoccupazioni su un possible rallentamento delle vendite di attrezzatura pesante e macchinari. Particolarmente negativo anche l’andamento giornaliero di Home Depot, Procter&Gamble e Wal Mart.

Sugli altri mercati, l’euro e’ in leggero recupero sul dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e’ $1.2270. Si chiude la serie di rialzo dell’oro. Il future con scadenza dicembre ha perso $2.10 a quota $442.20 all’oncia. In leggero rialzo, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.17% dal 4.28% di martedi’.

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BORSA: NY CEDE NEL FINALE CON RISALITA PREZZI PETROLIO

ANCHE MOODY’S TAGLIA A ‘JUNK’ DEBITO DI GENERAL MOTORS E FORD

24 Agosto 2005 23:20 NEW YORK (ANSA) – Wall Street termina gli scambi incalo dopo un timido rialzo raggiunto nel corso della seduta: lequotazione record del petrolio, ancora una volta, azzerano iguadagni e spingono gli indici verso il basso. Il Dow Jones cedecosì lo 0,81% a 10.434,87 punti, il Nasdaq scivola a quota 2.128,91 (-0,39%), mentre lo Standard & Poor’s 500 perde lo 0,66% a 1.209,59 punti.

Partiti su un avvio debole per i prezzi del greggio sul tonforegistrato dagli ordinativi di beni durevoli a luglio (-4,9%),gli indici hanno lentamente recuperato, portandosi su rialzifrazionali, al traino del balzo record segnato dallacompravendita di nuove case a luglio (+6,5%). I listini si sono anche giovati del raffreddarsi delle quotazioni del greggio dopo il dato migliore delle attese relativo alle scorte settimanali di greggio e distillati negli Usa. Il successivo balzo dei prezzi del petrolio, in tensione dall’approssimarsi sul Golfo del Messico dell’ennesima tempesta tropicale che potrebbe minacciare la regolare produzione delle piattaforme dislocate nell’area, ha poi limato i rialzi.

Da segnalare oggi la giornata favorevole di General Motors (+2,24% a 34,27 dollari), dopo le indiscrezioni di stampa chedarebbero il suo principale sindacato di riferimento, la UnitedAuto Workers, pronto a collaborare con la compagnia per ridurrei costi e per rilanciare il gruppo. Bene anche l’altro malato diDetroit, Fond, in rialzo dell’1,22% a 9,92 dollari grazie alle voci su di un imminente e drastico piano di ristrutturazionecon il taglio di personale. Su General Motors e Ford, tuttavia, si è abbattuta la scuredi Moody’s che ha tagliato il giudizio sul debito a livello di’junk’, spazzatura.

L’agenzia di valutazione, in questo modo, haconfermato i provvedimenti presi a maggio da Standard & Poor’s eFitch, preoccupate per la situazione finanziaria e gestionaledei due colossi dell’auto. Procede naturalmente a gonfie vele il comparto costruttori diabitazioni dopo il brillante dato delle compravendite di casenuove a luglio: Toll Brothers guadagna il 4,32% (a 50 dollari),Pulte Homes avanza dell’1,63% (a 84,84 dollari) e Meritage Homesbalza del 2,97%, a 3,15 dollari.

Sugli scudi anche il leader degli accessori di pelle di lussoCoach che sale del 4,14%, a 33,89 dollari, dopo aver aumentatole stime relative agli utili del primo trimestre fiscale. Male invece il comparto industriale, afflitto dal dato incaduta degli ordini di beni durevoli: Caterpillar cede il 2,71%(a 53,21 dollari) e United Technologies perde l’1,53% (a 50,74dollari). In calo anche Baidu.com (-5,12% a 77,80 dollari), ilmotore di ricerca cinese, nonostante abbia annunciato oggi stimesui ricavi del terzo trimestre per 10 milioni di dollari, inrialzo rispetto a previsioni precedenti. Bene Google (+1,07% a 282, 57 dollari) nel giorno della ufficializzazione del lancio dei nuovi servizi di ‘instant communication’.