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WALL STREET: PESANTI SELL, ANCORA MALE GLI UTILI

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Apertura in netto calo per gli indici azionari americani che segnano perdite superiori al punto percentuale fin dai primi minuti di scambi (controlla la performance degli indici in tempo reale).

Le preoccupazioni degli investitori sono dovute alla debole trimestrale diffusa dalla conglomerata industriale
General Electric (GE) i cui profitti si sono attestati a livelli inferiori delle attese (-6% rispetto allo scorso anno). L’azienda ha anche tagliato le stime sull’intero anno fiscale citando l’impatto della crisi del credito e il rallentamento dell’economia che hanno inficiato i segmenti finanziario, industriale e farmaceutico del gruppo. L’azione arretra del 10% circa nelle contrattazioni pre-market.

Nessun supporto dal fronte macroeconomico. I prezzi alle importazioni sono cresciuti in misura maggiore delle attese, registrando il maggiore incremento da novembre dello scorso anno, e sollevando alcuni timori sulle future mosse di politica monetaria da parte della Fed dopo l’allarme lanciato nei giorni scorsi. In calendario e’ ancora presente l’aggiornamento sulla
fiducia delle famiglie americane (dato preliminare di aprile stilato dall’Universita’ del Michigan).

“Il venerdi’ non e’ la migliore delle giornate per assistere a notizie negative. Gli operatori non hanno alcuna intenzione di avventurarsi nel weekend restando esposti sull’azionario” ha affermato James Hardesty, presidente di Hardesty Capital Management, lasciando pensare alla possibilita’ di un’ondata di vendite sui mercati.

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La stagione degli utili non e’ iniziata nel migliore dei modi. Nei giorni scorsi sia United Parcel Services (UPS) che Advanced Micro Devices (AMD) hanno rivisto al ribasso le previsioni sui numeri fiscali, il gigante dell’alluminio Alcoa (AA) ha riportato profitti e ricavi inferiori alle attese. Elementi che se associati alla debolezza del mercato del lavoro e alla contrazione dell’attivita’ manifatturiera completano il quadro della recessione per gli Usa.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico stabile il greggio. I futures con consegna a maggio segnano un ribasso di $0.03 a $110.08 al barile. Sul valutario, l’euro resta vicino ai massimi nei confronti del dollaro a quota 1.5829. In calo di $1.00 l’oro a $930.80 l’oncia. In lieve progresso infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.4840%.

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