Società

Wall Street perde la bussola, colpa di lavoro e inflazione

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I listini scambiano in rosso mentre si avvicina il traguardo di meta’ seduta. Il mercato sta tentando di resistere all’assalto dei ribassisti e di confermare la striscia positiva di cinque sedute che ha permesso ai listini di raggiungere i massimi di cinque mesi.

A offrire un sostegno ci pensa il dollaro anche se, pur perdendo terreno contro le principali valute concorrenti, scambia sopra i livelli toccati overnight che corrispondono ai nuovi minimi del 2010. Pesanti le banche, colpite dal caso degli stop ai pignoramenti.

In preda alla lettera sul Dow Bank of America, JPMorgan e General Electric, mentre McDonald’s e Verizon sono le piu’ richieste tra le blue chip. L’indice di volatilita’, che offre una misura attendibile del livello di paura che aleggia sui mercati, e’ risalito sopra quota 19. Il Vix ha scambiato sotto quota 20 per tutta la settimana, sui minimi da aprile. A livello settoriale, pesanti finanziari e industriali, bene telecomunicazioni e grandi magazzini.

I dati macroeconomici si possono considerare piu’ negativi che positivi, con le richieste di sussidio di disoccupazione che sono salite piu’ delle attese. Le domande continuative, tuttavia, sono diminuite di molto rispetto alla settimana precedente.

Nel complesso il PPI ha registrato un aumento maggiore delle stime, mentre i prezzi core sono lievemente aumentati, come previsito peraltro. Il disavanzo della bilancia commerciale si e’ ampliato ancora in agosto, piu’ del previsto, toccando cifre da record in rapporto alla Cina.

Le notizie societarie non sono state tante, ma di sicura rilevanza. Yahoo! potrebbe essere stata presa di mira, secondo le indiscrezioni del Wall Street Journal, da un gruppo di societa’ di private equity, pronte ad allearsi con Aol. Nel frattempo pesante il comparto dell’istruzione, dopo che Apollo Group ha emesso un outlook pessimista sulle prospettive per il business a scopo di lucro del settore.