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Wall Street perde i rialzi dopo consumi e Fed. Buy sul Nasdaq

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Chiusura contrastata per il mercato azionario americano, in una giornata che ha visto interrompersi a sei la serie di sedute positive consecutive. La striscia aveva consentito al mercato generale di guadagnare oltre il 7%.

Il Dow e’ avanzato di un marginale 0.03% a quota 10366.50, il Nasdaq ha registrato un +0.35% in area 2249.84, mentre l’S&P 500 ha perso lo 0.02% a 1095.17 punti.

Il mercato si scopre diviso tra i conti convincenti nel settore tecnologico – in particolare quelli di Intel – e l’ennesima delusione giunta dal fronte macro. A preoccupare e’ sopratutto il rallentamento dei consumi, con le vendite al dettaglio che sono scese piu’ del previsto in giugno.

Non aiutano a rassenare gli animi le indiscrezioni trapelate in Europa secondo cui sarebbero 11 le banche che non sono state in grado di superare gli stress test.

Intanto la Federal Reserve – la banca centrale americana – si e’ detta sempre meno ottimista su occupazione e ripresa economica. Riviste al ribasso le prospettive di crescita sul breve termine.

La delusione per le scorte di magazzino si e’ aggiunta a quella per le vendite al dettaglio. Tuttavia il mercato ha presto ritrovato la strada dei rialzi, anche se e’ presto per cantare vittoria.

Dopo la pubblicazione delle scorte di magazzino, che hanno registrato un incremento limitato in maggio, gli investitori hanno spinto in rosso il mercato.

Trader che avevano invece reagito bene ai risultati e alle linee guida 2010 superiori alle stime precedenti di Intel. Ma da quando sono stati pubblicati i dati macro il tono si e’ fatto piu’ sommesso.

In ambito economico, le vendite al dettaglio si sono contratte piu’ del previsto in giugno, segnando il secondo calo mensile consecutive. I consumatori fanno ancora fatica a mettere mano al portafoglio, con la ripresa dell’economia che avanza piu’ a rilento del previsto – come evidenziano anche gli ultimi dati sul fronte manifatturiero e immobiliare.

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Nel frattempo le richieste di prestito immobiliare per l’effettivo acquisto di un immobile sono scese del 3.1% minimi record, ovvero i livelli piu’ bassi da dicembre 1996.

I conti fiscali molto solidi della blue chip Intel, annunciati ieri a mercati chiusi, stanno tuttavia sostenendo il settore, mentre cresce l’attesa per la pubblicazione delle minute del comitato di politica monetaria della Fed.

Intel ha registrato un utile superiore alle previsioni nel secondo trimestre, che si confronta con il rosso del corrispondente periodo 2009. I ricavi sono cresciuti del 34% anche in questo caso facendo meglio del previsto. Come se non bastasse il chief executive dell’azienda di semiconduttori ha manifestato un certo ottimismo circa la ripresa dell’economia mondiale.

Restando in ambito tecnologico, il settore piu’ richiesto nelle sale operative al momento, la societa’ di apparecchiature di chip ASML Holding N.V. ha chiuso il trimestre con profitti piu’ alti delle stime. Domani tocchera’ a JP Morgan e Google.