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WALL STREET: PARTENZA IN BILICO, PESANO GS E J&J

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Partenza sottotono per la Borsa americana dopo sei sedute di guadagni consecutivi per l’S&P 500 e dopo che ieri il Dow Jones ha chiuso sui massimi del 2009. La stagione delle trimestrali ha preso il via e per gli operatori in cerca di conferme sullo stato di salute dell’economia sara’ fondamentale vedere come si comporteranno le societa’.

Ad attirare l’attenzione degli investitori in mattinata sono stati i conti di Johnson & Johnson. La componente del Dow Jones ha reso note le cifre in mattinata, riportando utili superiori alle attese e alzando le stime sull’esercizio 2009. Nonostante tale risultato i titoli sono sotto pressione (-2.3%) in quanto il fatturato e’ risultato lievemente inferiore alla cifra prevista.

Intel, il maggiore produttore di chip al mondo, rendera’ note le cifre fiscali a mercati chiusi. Oltre agli appuntamenti trimestrali, ad attirare l’attenzione del mercato sara’ l’intervento del vice presidente della Federal Reserve Donald Kohn, che risaltera’ in un altrimenti scarno calendario macroeconomico.

Goldman Sachs (-1.8%) riportera’ i conti tra un paio di giorni, ma e’ finita sotto i riflettori questa mattina dopo che l’analista del settore finanziario Meredith Whitney ha declassato i titoli. Prima di oggi Goldman era l’unico titolo della sua lista ad avere un rating di Buy. Nel frattempo il colosso assicurativo American International Group sta continuando il suo programma di smaltimento degli asset. La divisione di assicurazione taiwanese verra’ ceduta all’azienda di Hong Kong Primus Financial per una cifra pari a $2.2 miliardi.

Sempre in ambito di notizie societarie, Cisco Systems ha trovato un accordo per l’acquisto di Starent Networks, che offre un supporto agli operatori wireless nel business dei telefoni palmari. La societa’ di reti sborsera’ $2.9 miliardi. Intanto Jeffrey M. Peek, il presidente e AD del travagliato gruppo finanziario CIT, ormai sull’orlo della bancarotta, ha intenzione di rassegnare le sue dimissioni alla fine dell’anno.

Ieri il Dow Jones ha chiuso la seduta sui massimi dell’anno, trainato in particolare dagli energetici e dai bancari. Favorito dalla persistente debolezza del dollaro, quest’oggi il comparto dei metalli e dei minerari sembra decisamente essere il piu’ ispirato. Se puo’ interessarti, in borsa si puo’ guadagnare accedendo alla sezione INSIDER. Se non sei abbonato, fallo subito: costa solo 76 centesimi al giorno, provalo ora!

Guardando agli altri mercati, sul valutario l’euro scambia in progresso nei confronti del biglietto verde a quota $1.4852. Il Dollar Index e’ in calo dello 0.2%, attestandosi su livelli lievemente superiori ai minimi di 52 settimane.

Nel comparto energetico avanza il greggio. I futures con consegna novembre guadagnano $0.91 a quota $74.18 al barile. Non ha alcuna intenzione di fermarsi la corsa dell’oro: i futures con scadenza dicembre segnano un progresso di $8.50 a quota $1066.00 l’oncia. In progresso i prezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.3200% dal 3.3800%.

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