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WALL STREET PARTE MALE, GIU’ I TITOLI BANCARI

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L’azionario Usa ha aperto agli scambi in territorio negativo (controlla la performance in tempo reale). A segnare il passo sono i titoli bancari e finanziari, sulla scia di un articolo apparso sul Wall Street Journal secondo cui Bank of America e Citigroup hanno bisogno di maggiori capitali. Sotto la lente anche i titoli del settore viaggi e turismo a causa dei risvolti negativi legati alla febbre suina.

Mentre la Fed si prepara alla due giorni sulle decisioni di politica monetaria, a cedere terreno in mattinata sono le banche sulla scia di un rapporto pubblicato dal WSJ secondo cui il governo americano, stando ai risultati preliminari degli “stress test”, avrebbe chiesto a Bank of America e Citigroup di incrementare il livello di capitali. I due titoli cedono rispettivamente il 9% e il 7%.

Intanto continuano a soffrire anche questa mattina i titoli delle compagnie aeree e del comparto turistico piu’ in generale a causa dell’impatto negativo che l’influenza suina avra’ sul volume di viaggi verso le aree del Messico e dell’America Centrale. AMR, parent company di American Airlines, arretra del 5%, U.S. Airways cede il 4% circa. Gli strategist di Credit Suisse avvertono che “qualora il livello di allerta dovesse salire a quello relativo alla SARS nel 2003 (cosa improbabile), il mercato potrebbe ritracciare del 10-15% rispetto agli attuali livelli”.

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Sul fronte degli utili, il colosso farmaceutico Pfizer ha riportato un calo del 2% dei profitti nel primo trimestre. La societa’ dell’acciaio U.S. Steel ha registrato una perdita piu’ ampia del previsto e ridotto il dividendo. Il motore di ricerca cinese, Baidu.com, ha invece registrato un incremento del 24% dei profitti nei primi tre mesi dell’anno.

Notizie in chiaroscuro dal fronte immobiliare. A febbraio i prezzi delle case hanno continuato a scendere, anche se in misura piu’ contenuta del previsto e soprattutto evitando di aggiornare il record negativo, come accadeva ormai da diversi mesi. Piu’ tardi saranno diffusi i numeri sulla fiducia dei consumatori di aprile.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in netto calo il greggio. I futures con consegna giugno cedono $1.30 a $48.84 al barile. Sul valutario, stabile l’euro nei confronti del dollaro a quota 1.3047. In ribasso l’oro (-$19.20) a $8890 l’oncia. In lieve progresso i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.8880%.