Società

WALL STREET PARTE MALE, DEBOLE L’HI-TECH

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Avvio di seduta in rosso per i principali indici azionari americani (controlla la performance in tempo reale). A dare la stura alle vendite e’ stato il deludente dato giunto dal mercato del lavoro; le vendite sono comunque concentrate maggiormente sul comparto tecnologico, che risente della brutta trimestrale di Cisco.

Nell’ultima settimana le richieste di sussidio da parte dei senza lavoro sono schizzate ad un nuovo massimo di 26 anni, alimentando forti preoccupazioni in vista del rapporto occupazionale che verra’ diffuso nella giornata di domani. Meglio invece il dato sulla produttivita’, schizzato ben oltre le attese degli economisti nell’ultimo trimestre del 2008.

Occhi puntati anche sul comparto retail in occasione del rilascio dei numeri sulle vendite comparate di gennaio. Il colosso Wal-Mart
ha battuto le attese degli analisti, anche Target ha fatto meglio del previsto, ma quest’ultimo ha lanciato un profit warning
sui risultati dell’ultimo trimestre.

Resta debole il settore hi-tech su cui grava la brutta trimestrale del colosso delle infrastrutture network Cisco Systems, il cui titolo e’ arretato di oltre il 4% nel preborsa, per poi ridurre le perdite in avvio. L’azienda ha riportato un calo del 27% dei profitti ed annunicato una contrazione delle vendite per il trimestre in corso superiore al previsto.

In controtendenza Visa, schizzato +10% in seguito alla trimestrale, dopo aver confermato che gli utili centreranno le attese nel 2009. La societa’ ha anche riportato un incremento del 35% dei profitti nell’ultimo trimestre. A battere le attese in mattinata sono stati anche l’altra nota societa’ di carte di credito Mastercard, e il produttore di cereali Kellogg.

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Sugli altri mercati, nel comparto energetico, in lieve calo il petrolio. I futures con consegna marzo segnano un ribasso di $0.11 a $40.21 al barile. Sul valutario, in calo l’euro nei confronti del dollaro a quota 1.2797 dopo che la BCE ha deciso di lasciare invariati i tassi d’interesse. In rialzo l’oro a $921.60 l’oncia (+$19.40). Avanzano i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.8980%.