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WALL STREET PARTE CAUTA DOPO LO SCIVOLONE

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Avvio all’insegna della cautela per Wall Street dopo il brusco scivolone di ieri, che ha portato i listini a cedere una buona fetta dei guadagni messi a segno la settimana scorsa.

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I primi insuccessi e le prime difficolta’ incontrate dalle truppe anglo-americane in Iraq, nonche’ il numero crescente di vite perse, hanno fatto rapidamente evaporare le speranze di una guerra-lampo priva di grosse perdite umane e di danni per l’economia.

A preoccupare gli investitori anche la possibilita’, paventata con preoccupazione dal segretario di Stato Usa Colin Powell, che la Guardia Repubblicana possa utilizzare armi chimiche contro le truppe alleate ormai nei pressi di Baghdad.
Il dollaro e’ cosi’ tornato ad indebolirsi rispetto alle altre monete, mentre i prezzi dell’oro e del petrolio salgono di nuovo.

La possibilita’ che la guerra contro l’Iraq si rivelera’ piu’ lunga delle aspettative continua invece ad alimentare la corsa verso il reddito fisso .

Alcuni esperti credono tuttavia che i mercati proveranno a rimbalzare di nuovo.

“I listini tentaranno di risalire la china sulla scia del recupero delle borse europee e del forte ribasso di ieri” ha dichiarato Peter Boockvar, equity strategist per la boutique finanziaria Miller Tabak & Co.

Anche Francoise Skelley, analista tecnico della banca d’affari CS First Boston ritiene che il Nasdaq 100 (NDX ), ha buone possibilita’ di rimbalzare oggi. L’indice, a detta di Skelley, sarebbe infatti posizionato in prossimita’ di un supporto “cruciale”, individuato in un’area compresa tra 1.047 e 1.043 punti.

Decisamente ottimista il guru Barton Biggs di Morgan Stanley, secondo cui i listini potrebbero mettere a segno un rally del 40%-50%. Non si tratterebbe comunque di un nuovo mercato rialzista secondo l’esperto, ma di un rally che riporterebbe gli indici al top di un ampio trading range.

Sul fronte macroeconomico, attesi alle ore 10:00 di New York i dati sulla fiducia dei consumatori di marzo e sulla vendita di case esistenti di febbraio. Secondo gli esperti, gli indicatori non avranno un grande impatto sul mercato: “Il dato sulla fiducia dei consumatori e’ gia’ vecchio perche’ si riferisce a un periodo precedente all’inizio della guerra e la vendita di case esistente si riferisce ad un periodo ancora precedente. La vendita di nuove case, prevista per domani, sara’ invece piu’ importante. Il mercato tornera’ a reagire anche a notizie che non riguardano l’Iraq” ha commentato Boockyar.

Sul fronte societario, spunti negativi arrivano dal colosso del tabacco e blue chip Altria (MO -Nyse), posto sotto osservazione dall’agenzia di rating Moody’s per un possibile downgrade, dal gigante delle infrastrutture Internet Cisco Systems (CSCO – Nasdaq), le cui stime la sul fatturato 2003 e su utili e fatturato 2004 sono state sforbiciate dalla banca d’affari CS First Boston e dalla societa’ di carte di credito e blue chip del Dow American Express , le cui previsioni sugli utili 2003 sono state riviste al ribasso da Merrill Lynch.

Vale la pena seguire anche la performance dei titoli della difesa (DFX) sui quail gli analisti si dividono: alcuni hanno espresso scetticismo, altri ritengono invece che il settore sia un’opportunita’ di acquisto sulla base delle valutazioni.

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