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WALL STREET: OPERATORI PIU’ SERENI DOPO IL BREAK

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Seduta volatile a Wall Street, conclusasi con gli indici in buon progresso, grazie al rimbalzo effettuato nelle ultime ore di scambi. Al rientro dopo il lungo weekend per la pausa del Memorial Day, gli operatori si sono mostrati inizialmente dubbiosi sulle prospettive economiche; sono poi rientrati sull’azionario in parallelo ad un graduale ritracciamento dei prezzi del greggio dai recenti massimi. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.54% a 12547, l’S&P500 lo 0.68% a 1385, il Nasdaq e’ avanzato dell’1.50% a 2481. Contrastati gli ultimi dati sulla congiuntura Usa.

Un nuovo attacco agli stabilimenti petroliferi in Nigeria durante il weekend aveva spinto le quotazioni dell’oro nero oltre la soglia dei $133 durante le contrattazioni elettroniche. I futures con consegna luglio hanno poi iniziato a cedere terreno, per poi chiudere a quota $128.85 al barile, registrando un calo intraday pari a -$3.34. Le prese di beneficio potrebbero essere le principali responsabili del movimento giornaliero, ma la tensione all’interno del comparto resta alta. L’avvicinamento della stagione estiva e l’inizio di un’attivita’ meteo instabile nell’area del Golfo del Messico sono causa di forte preoccupazione circa il livello di scorte.

In chiaroscuro i dati giunti dal fronte economico. Nel mese di marzo il rapporto S&P/Case-Shiller ha registrato il peggior calo di sempre evidenziando come il comparto delle case sia ancora in estrema difficolta’. Bene invece le vendite di case nuove, rimbalzate dopo 5 mesi consecutivi di calo; la scorsa settimana l’aggiornamento sulle vendite di case esistenti aveva invece mostrato una nuova contrazione del settore (l’ottava in nove mesi) e un balzo dell’invenduto ai massimi livelli di 23 anni.

Pessimo l’ultimo dato sulla fiducia dei consumatori, crollato ai minimi livelli di oltre 15 anni, al di sotto delle attese degli economisti. L’aggiornamento conferma i timori delle famiglie americane, preoccupate sempre di piu’ sull’impatto che gli elevati prezzi energetici avranno sull’inflazione e dunque sul potere di acquisto.

Siamo di fronte ad un problematico scenario: il calo dei prezzi degli immobili, l’aumento dei prezzi energetici e dei generi alimentari, il ‘credit crunch’, le condizioni instabili del mercato del lavoro. Ci troviamo nel bel mezzo di questa fase e ci vorra’ ancora del tempo per uscirne fuori” ha dichiarato Stephen Carl, capo dell’equity trading diel gruppo Williams Capital.

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Sul fronte societario, il gruppo Vodafone (VOD) ha annunciato il ritorno alla profittabilita’ nell’ultimo trimestre; il CEO Arun Sarin lascera’ la societa’ nel prossimo mese, a rimpiazzarlo l’italiano Vittorio Colao. In partenza anche l’a.d. di Infineon Technologies (IFX) per incomprensioni con il presidente del gruppo tedesco sviluppatore di chip.

Nel settore finanziario, pesanti vendite sulla banca svizzera UBS (UBS): il titolo ha ceduto oltre il 6% a causa dell’annuncio relativo ad ulteriori perdite legate ad investimenti immobiliari al di fuori degli Stati Uniti. Bank of America (BAC) ha operato una serie di downgrade
su diverse societa’ del settore.

In rally le azioni del costruttore Standard Pacific (SPF), salite del 50% circa sull’annuncio di un’infusione di nuovi capitali da parte di un gruppo di provate equity. In rialzo anche il produttore di birra Anheuser-Busch Companies (BUD) sulle prospettive di merger con la belga InBev.

Sugli altri mercati, sul valutario, euro in calo rispetto dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.5698. In netto ribasso l’oro. I futures con consegna giugno sul metallo prezioso sono arretrati di $19.20 a $906.60 l’oncia. Seduta in calo infine anche per i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.9210%.

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