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WALL STREET: ONDATA DI VENDITE A NEW YORK

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Seduta in forte calo per gli indici azionari americani, pressati da una serie di notizie negative che hanno sollevato seri dubbi sullo stato dell’economia, sulla spesa dei consumatori e sull’abilita’ delle aziende di generare profitti. Il Dow Jones e’ scivolato ai minimi da settembre 2006, chiudendo a quota 11453 in ribasso del 3.03%, l’S&P500 ha violato il supporto psicologico dei 1300 punti cendendo il 2.93% a 1283, il Nasdaq ha chiuso in calo del 3.33%a 2321. Il nuovo record del greggio, la debolezza del settore finanziario, le deludenti stime societarie e gli ultimi dati macro hanno offerto le condizioni ideali ai ribassisti per prendere controllo della situazione.

Anche oggi a soffrire in modo particolare e’ stato il settore bancario, indebolito dal downgrade a “Neutral” da “Attractive” di Goldman Sachs che ha anche consigliato agli investitori di vendere il titolo Citigroup (C) (inserito nella “Conviction Sell” list) a causa delle possibili, ulteriori svalutazioni per quasi $9 miliardi e il probabile taglio del dividendo. L’azione ha ceduto piu’ del 5.50% guidando al ribasso l’intero comparto: lo spider XLF ha lasciato sul terreno oltre tre punti percentuali. In netto calo anche Bank of America (BAC) che potrebbe effettuare una riduzione della forza lavoro per 7500 posti, subito dopo l’acquisizione di Countrywide Financial (CFC).

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Preoccupanti gli ultimi outlook societari. Research In Motion (RIMM), la societa’ del BlackBerry, e’ riuscita a raddoppiare utili e ricavi durante il primo trimestre fiscale, ma ha annunciato un incremento della spesa capitale per mantenere viva la crescita nei prossimi mesi. “Siamo preoccupati a causa della deludente guidance” hanno affermato gli analisti di Deutsche Bank. “Il mancato rispetto dei margini lordi, l’incremento della spesa operativa e capitale stanno ad indicare che la crescita sta divenendo sempre piu’ difficile da ottenere”.

Il colosso software Oracle (ORCL) ha riportato un aumento del 27% dei profitti ma ha emesso un profit warning; il gigante dell’abbigliamento sportivo Nike (NKE) ha riportato un incremento del 12% degli utili grazie al business europeo ed asiatico, ma gli ordini sul mercato americano sono risultati piatti. Nel primo trimestre del 2008 le aziende facenti parte dell’S&P500 hanno riportato un calo medio degli utili pari al 18%. Le stime degli analisti per il trimestre in corso sono per una contrazione dei profitti pari all’8.9%.

In evidente calo, nel comparto dell’auto, General Motors (GM) risultato il peggior componente dell’indice industriale con una perdita giornaliera superiore al 10% (la peggiore degli ultimi tre anni) anch’esso colpito dai giudizi negativi di Goldman Sachs. Piu’ contenuta la perdita della rivale Ford, pari a -3%.

Pesanti vendite anche sull’intero comparto delle compagnie aeree (XAL -4.8%), pressato ancora una volta dal forte rialzo del greggio, schizzato ad un nuovo massimo assoluto di $140.39 per poi chiudere con un progresso di $5.09 a $139.64. A spingere al rialzo le quotazioni energetiche, oltre alla debolezza del dollaro, sono stati i commenti del presidente dell’Opec, secondo cui il prezzo del barile arrivera’ a toccare i $170 entro la stagione estiva. Commenti bullish per il comparto sono giunti anche da alcuni esponenti libici che vedono la soglia dei $150 “dietro l’angolo”.

Poco incoraggianti gli ultimi aggiornamenti macro. Nel primo trimestre 2008 il Prodotto Interno Lordo Usa e’ cresciuto dell’1%, rispettando le attese degli analisti, ma nuove pressioni sono emerse sul fronte inflazionistico. Male il comparto del lavoro, con le richieste di sussidio da parte dei disoccupati attestatesi a livelli superiori al consensus. Un timido segnale di ripresa e’ emerso dal comparto immobiliare, con le vendite di case nuove salite del 2%, ad un livello leggermente migliore delle attese. Nei giorni scorsi era emerso un calo del 15% dei prezzi degli immobili e una nuova diminuzione delle vendite di case nuove.

Sugli altri mercati, sul valutario, euro in rialzo nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.5757. In rally l’oro. I futures con consegna agosto sul metallo prezioso hanno ceduto $32.80 a $915.10 l’oncia. Seduta in progresso infine per i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.033% dal 4.1150% di mercoldi’.

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