Avvio di seduta in leggero rialzo per gli indici Usa, mentre gli operatori continuano a digerire l’attesissimo rapporto occupazionale, risultato superiore alle attese. Il Dow Jones avanza dello 0.11% a 12291, l’S&P500 lo 0.17% a 1409, il Nasdaq e’ in rialzo dello 0.19% a 2432.
Nel mese di novembre sono stati creati 132 mila nuovi posti di lavoro nel settore non agricolo; le stime degli analisti erano per un valore inferiore, pari a 105 unita’. Se da un lato il dato ha allontanato i timori di una brusca frenata della crescita economica, dall’altro non ha di certo rafforzato le possibilita’ di un vicino taglio tei tassi d’interesse da parte della Fed. Inoltre, il salario orario e’ cresciuto dello 0.2%, in misura inferiore alle attese (0.3%), ma su base annuale il tasso resta ancora ad un “fastidioso” livello pari al 4.1%.
Per molti analisti, il miglior risultato a cui si poteva assistere era rappresentato da un valore prossimo al consensus del mercato, tale da non allarmare gli investitori su un brusco rallentamento dell’economia e al tempo stesso non pressare la Federal Reserve ad un ritorno ad una politica restrittiva.
Ad influire sul trading giornaliero potrebbe anche essere il forte recupero del greggio, schizzato ai massimi di due mesi e mezzo. I futures con scadenza gennaio al momento vengono scambiati a $63.50 al barile.
Sul fronte societario, a pesare sul comparto tecnologico, ieri piu’ debole degli altri settori, potrebbero essere le comunicazioni deludenti di National Semiconductor ([[NSM]]), che ha riportato una trimestrale inferiore alle attese, e di Xilinx ([[XLNX]]), costretta a tagliare le stime sui risultati del trimestre in corso.
Sotto i riflettori potrebbe finire anche il gigante siftware, Oracle ([[ORCL]]), che ha incrementato il valore della proposta d’acquisto per la societa’ indiana i-flex Solutions, portandola a $1.3 miliardi.
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Sugli altri mercati, sul valutario, l’euro guadagna sul dollaro a quota 1.3340. L’oro avanza di $2.00 a $639.00 all’oncia. In calo i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni si e’ portato al 4.491%.
