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WALL STREET: OCCHI PUNTATI SULLA TENUTA DI 840-850 S&P500 (MINIMI DI OTTOBRE)

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(WSI) – Tassi di interesse: in area euro i tassi di mercato sono scesi su tutta la curva in una giornata caratterizzata da un andamento negativo delle borse. Il differenziale 2-10 anni si è allargato portandosi a 134 pb, così come lo spread sul decennale Italia-Germania ieri è arrivato in prossimità dei 100 pb. Intanto lo spettro della deflazione inizia a farsi sentire in Gran Bretagna.

Ieri la Boe nel suo report sull’economia, ha annunciato una forte contrazione dell’inflazione che potrebbe scendere sotto l’1% e rimanere sotto il target del 2% fino alla fine del 2010. Il governatore King ha inoltre aggiunto che il paese è già in recessione, lasciando le porte aperte ad ulteriori tagli dei tassi la cui entità dipenderà dall’andamento dell’economia. King ha inoltre aggiunto che non c’è un livello predefinito dei tassi, alimentando così l’ipotesi di tassi che potrebbero arrivare anche vicino allo 0%.

Tali dichiarazioni hanno penalizzato la Sterlina che vs Euro ha toccato un nuovo minimo oltre soglia 0,84. In area Euro continuano i dati negativi. Questa mattina il Pil preliminare tedesco del terzo trimestre ha registrato una contrazione dello 0,5% t/t, decretando la recessione tecnica del paese (2 trimestri negativi).

Oggi i mercati potrebbero continuare a risentire dei dati negativi sulla crescita e soprattutto degli sviluppi statunitensi. Negli Usa in modo inatteso il segretario del Tesoro Paulson ha ufficialmente abbandonato il piano originale di acquisto di asset illiquidi dichiarando che tale misura non è più efficiente in questo momento a causa delle mutate condizioni di mercato.

Mentre il governo continuerà ad iniettare liquidità nelle istituzioni finanziarie (anche non bancarie ed in contemporanea con capitali privati), adesso si focalizzerà sul credito al consumo aumentando i finanziamenti rivolti agli studenti, all’acquisto di auto ed alle carte di credito.

Il Tesoro e la Fed stanno studiando una linea di credito per incentivare l’acquisto di obbligazioni garantite da tali finanziamenti con rating AAA, ma per adesso non sono stati forniti dettagli. Sono allo studio anche misure per diminuire i pignoramenti.

L’annuncio non è stato gradito dal mercato perché oltre a necessitare di ulteriori settimane per lo sviluppo delle linee guida, porta incertezza poiché dimostra che la situazione sottostante è molto grave, in continua evoluzione e la fiducia nell’operato di Paulson sta calando. Solo 8 settimane fa era di fronte al Congresso a dichiarare che il Tarp (Trouble Asset Relief Program) era la scelta migliore da fare nonostante lo scetticismo dei mercati e dello stesso Congresso.

E’ possibile che la decisione di spostarsi sul fronte del credito al consumo sia arrivata anche dal colloquio con il nuovo presidente Obama avuto questa settimana. Sulla scia di tale novità gli investitori hanno effettuato un ‘flight-to-quality’ acquistando obbligazioni e vendendo azioni e materie prime. I tassi di mercato sono calati su tutte le scadenze. L’indice S&P500 si è portato in prossimità dell’importante area di supporto 840-850 (minimi di ottobre) la cui rottura darebbe luogo ad ulteriori forti flussi di vendita.

Tra i settori più penalizzati il comparto energetico, finanziario, IT e quello legato alle commodity. Oggi è una giornata importante con l’attenzione concentrata nel verificare se tali livelli daranno luogo ad un rimbalzo. Qualora non avvenisse, potremmo avere un’altra giornata di “panic selling”.

Valute: le tensioni sui mercati hanno riportato un apprezzamento del Dollaro vs Euro che sembra pronto ad andare a testare il supporto a 1,2330 circa. Qualora venisse rotto al ribasso, il successivo si colloca a 1,22. La resistenza è piuttosto lontana a 1,2750. Delle tensioni finanziarie beneficia anche lo Yen che verso Euro si porta al di sotto del supporto 121,24. Qualora i listini azionari non rimbalzino, non si esclude un test del minimo di ottobre collocato a 113,65.

Materie prime: forte calo del greggio Wti sull’aumento delle tensioni sui mercati e su attese di forte calo della domanda futura. Il Wti è calato ai minimi da circa 21 mesi sotto i 55$/barile. Oggi sono attesi i dati sulle scorte Usa ed il report mensile dell’Iea che dovrebbe ridurre le stime sulla domanda per il 2009. Perdite contenute per i metalli industriali, negativi i preziosi con l’oro che si riavvicina ai 700$/oncia. Contrastati gli agricoli con il rialzo del grano (+1,8%) ed il calo della soia (-2,5%).

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