Società

***WALL STREET: NUOVO RECORD PER IL DOW JONES***

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*Marco Bonelli, Managing Director di Raymond James, e’ molto conosciuto tra gli investitori istituzionali e i trader italiani. I suoi commenti quotidiani di meta’ seduta sull’andamento della Borsa Usa (comprese le indicazioni di trading operativo e le posizioni rialziste) non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

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La sessione di oggi si e’ aperta mista. Marvell Technology (MRVL) ha fatto un preannuncio negativo sui prossimi risultati. Il prezzo del greggio e’ in ribasso del 3%, al di sotto dei $59 al barile. Merrill Lynch ha abbassato le stime dell’intero settore energetico.

Al momento, l’indice Dow Jones e’ in rialzo di 31 punti a 11701, il Nasdaq e’ invariato a 2237 e l’S&P500 guadagna 2 punti a 1333.
L’indice VIX e’ al livello di 12.51.
Lindice “advance/decline” sta facendo registrare una lettura invariata.
Positive le performaces dei settori TV via cavo, servizi per la telecomunicazione mobile e assicurazioni; in ribasso invece oro, raffinerie, acciaio e semiconduttori.
I volumi sul NYSE sono di 512 miliardi di titoli scambiati.

TRADING OPERATIVO:

Questa mattina, BBY guadagna il 2%, mentre PDS e’ in lettera del 3%.

Vedi decine di small e medium cap in forte crescita segnalate da
WSI nella rubrica Titoli Caldi, una delle 8 sezioni in tempo reale
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DA QUI ALLA CHIUSURA:

Domani mattina, saranno pubblicati i dati macro sugli ordinativi industriali, sull’indice ISM non-manifatturiero e sulle scorte di greggio.

POSIZIONI RIALZISTE:

SSTI (APERTA IL 29/12 A $5.16; CHIUSA IL 20/7 A $3.90; PERF. –24.14%)

FILE (APERTA IL 25/1 A $27.35; CHIUSA IL 26/7 A $31.60; PERF +15.54%)

BBY (APERTA IL 28/7 A $44.95; ATTULE $46.53; PERF +3.52%)

PDS (APERTA IL 19/9 A $32.70; ATTULE $33.00; PERF +0.92%)

BORSA:W.STREET IN ALTALENA,NASDAQ SOFFRE SEMICONDUTTORI/ANSA

Lo S&P 500 e il Dow Jones dopo un avvio di seduta negativo si attestano su rialzi frazionali al traino dei guadagni segnati da Boeing e Honeywell. Più debole il Nasdaq, che azzera le perdite ma non ritrova spinta per la giornata-no del comparto semiconduttori. Proprio il Nasdaq e lo S&P 500 erano risultati i più negativi in avvio di seduta in seguito ai ribassi dei semiconduttori e del comparto energetico. Su quest’ultimo si è abbattuta la scure di un downgrading da parte di Merrill Lynch e Lehman Brothers come conseguenza del nuovo calo del greggio. Oggi l’oro nero si è portato sui mercati internazionali sotto i 60 dollari barile.

Il comparto tecnologico soffre invece la giornata-no dei semiconduttori dopo che la big dei chip per la telefonia mobile, Marvell, ha rivisto al ribasso le stime relative ai ricavi del terzo trimestre. Marvell risulta la maglia nera del Nasdaq (-15,4%, a 16,14 dollari, ovvero il livello più basso da 52 settimane) dopo aver detto che i ricavi del trimestre in corso registreranno un calo del 10% rispetto a quelli del secondo ‘quarter’ a causa della frenata della domanda. Il gruppo ha anche annunciato di dover riscrivere i bilanci a partire dal 2000 per contabilizzare in modo appropriato le spese delle passate concessioni di stock options.

Assieme a Marvell, chinano la testa altre grandi del comparto semiconduttori: Nvidia perde il 2,7%, a 28,06 dollari, e Broadcom scivola del 4,2%, a 29,52 dollari. Il Nasdaq risente anche dei cali di Costco Wholesale: la big dei grandi magazzini lascia sul terreno l’1,3%, a 48,15 dollari, dopo che Bank of America ha tagliato il rating sul titolo, portandolo da ‘buy’ a ‘neutral’. Boeing e Honeywell rischiarano invece il Dow Jones e lo S&P 500, segnando la prima un balzo di 1,52 dollari, a 81,49 dollari, e la seconda un guadagno di 55 cents, a 41,90 dollari.

Soffre il comparto energy. Lo speciale sottoindice all’interno dello S&P 500 registra un calo del 2,3%, segnando la peggior performance tra i maggiori gruppi industriali. La big petrolifera ConocoPhillips perde il 2,4%, a 57,10 dollari, dopo aver dichiarato che la produzione nel terzo trimestre sarà inferiore del 5% circa a quella del primo.

La rivale Exxon Mobil cede l’1,9%, risultando la maggiore zavorra del Dow Jones e S&P 500. E’ invece di Chevron la seconda peggior performance all’interno dello S&P 500: il titolo cede l’ 1,5%, a 63,55 dollari. Male anche il gruppo di imbottigliamento Pepsi Bottling che lascia sul terreno il 5,6%, a 33,26 dollari, dopo un downgrading di Deutsche Bank a causa della frenata delle vendite in Messico e degli aumenti dei prodotti di imbottigliamento.

Quando sono trascorse circa due ore dal’avvio di seduta, questa la situazione dei principali indici della Borsa Usa: il Dow Jones sale dello 0,32% (11.707,73 punti), lo S&P 500 avanza dello 0,12% (1.332,89) e il Nasdaq segna +0,02% (2.237,95).