Società

WALL STREET NERVOSA E VOLATILE DOPO I DATI

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Gli indici borsistici principali si avvicinano al traguardo di meta’ seduta contrastati, comunque non distanti dalla linea di parita’. Gli ultimi dati macroeconomici non hanno convinto gli operatori, nonostante il balzo significativo registrato dall’indice Fed di Philadelphia che misura l’attivita’ manifatturiera nella regione.

Tra i singoli titoli, particolarmente richiesti sono Bank of America, General Electic, United Technologies e American Express, che si portano in vetta al paniere delle blue chip. Nucor accelera del 4.3% dopo che Citigroup ha consigliato di comprare i titoli della seconda maggiore societa’ produttrice di acciaio degli Stati Uniti, segnalando che tornera’ a registrare profitti nel quarto trimestre. Per tutti i dettagli sui titoli aggressivi in fase di continuazione del rialzo e difensivi in caso di volatilita’ e calo degli indici, accedi alla sezione INSIDER. Se non sei abbonato, fallo ora: costa meno di 1 euro al giorno, provalo.

FedEx lascia sul campo il 2.5% dopo che il corriere internazionale, ritenuta cartina al tornasole dell’andamento generale dell’economia, ha riportato utili in linea con le stime, accompagnati da vendite in calo del 27%. Delude anche Oracle, che ieri a mercati chiusi ha annunciato risultati in sintonia con le previsioni, ma anche un fatturato che non ha rispettato le attese.

Sul fronte macroeconomico le notizie giunte in mattinata sono da considerarsi nel complesso positive, con il numero di persone che ha presentato richiesta di sussidio di disoccupazione che e’ diminuito di 12 mila unita’ la settimana scorsa e con i nuovi cantieri edili che sono saliti sui massimi di nove mesi in agosto.

L’S&P 500, che ha toccato punte di -0.2% in seduta, ha esteso i guadagni dopo che il rapporto della Federal Reserve di Philadelphia, ha mostrato che, grazie all’incremento delle vendite, l’attivita’ dell’area presa in esame e’ cresciuta del 14.1% nel mese in corso, superando le attese e in netto rialzo dal 4.2 di agosto.

Le speculazioni secondo cui le misure messe a punto dal governo per ravvivare le attivita’ economiche riusciranno nel loro intento, unite agli utili societari migliori del previsto di alcuni giganti americani come Goldman Sachs e Johnson & Johnson, hanno dato linfa ad un rally di quasi il 58% che va avanti da quando i listini erano scivolati sui minimi di 12 anni il 9 marzo scorso.

A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti: Heating Oil-UHN +1.0%, 20+ yr Treasuries-TLT +0.8% and Biotech-XBI +0.7%. Tra i piu’ forti ribassi: Natural Gas-UNG -2.5%, Gold Miners-GDX -2.4%, Metals e Mining-XME -2.4%, Agriculture-DBA -1.9%, Regional Banks-KRE -1.9% e Homebuilders-XHB -1.6%.

Alle 18.30 circa il volume di scambio e’ di 655 milioni di pezzi al NYSE e 1.27 miliardi al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 1348 a 1578 al Nyse e 1271 a 1317 al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 269 a 2 al NYSE e 134 a 4 al Nasdaq.