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WALL STREET: MIGLIOR RALLY DI OLTRE TRE MESI

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Giornata di forti acquisti sull’azionario americano innescati dalla tonicita’ del comparto finanziario e dal nuovo calo del petrolio. Il Dow Jones ha guadagnato il 2.54% a 11240, l’S&P500 il 2.50% a 1245, il Nasdaq e’ avanzato del 3.12% a 2284. In forte progresso gli indici bancario ed aereo, che hanno realizzato le migliori performance gionaliere di sempre. Gli operatori non hanno dato peso all’impennata dell’inflazione, nonostante i richiami della Federal Reserve sull’importanza di garantire la stabilita’ dei prezzi.

A rassicurare temporaneamente gli investitori sullo stremato comparto finanziario sono stati gli ultimi numeri fiscali diffusi dal gruppo Wells Fargo (WFB), rivelatisi migliori delle attese. Il titolo e’ schizzato di oltre il 20%, sostenuto anche dall’annuncio relativo all’incremento del 10% del dividendo. A salire di riflesso e’ stato l’intero comparto, negli ultimi giorni piegato dai nuovi sviluppi legata alla crisi dei mutui. Lehman Brothers (LEH), Citigroup (C) e Bank of America (BAC) hanno realizzato guadagna medi pari al 20%. Lo spider settoriale XLF e’ avanzato del 12.5%.

Sugli scudi anche i titoli delle due agenzie semigovernative di mutui Fannie Mae (FNM) e Freddie Mac (FRE), particolarmente seguite dagli operatori in seguito all’intervento d’emergenza di Governo e Fed per evitare il collasso delle societa’. I due titoli sono cresciuti di oltre il 30% anche grazie al recente annuncio della Sec (l’organo di controllo della borsa americana) per cui saranno limitate le vendite allo scoperto da parte degli speculatori.

A fornire un motivo in piu’ agli operatori per tornare a puntare sull’azionario e’ stato anche il forte calo del greggio, arrivato a segnare un minimo intraday di $132.10 immediatamente dopo la comunicazione dei dati settimanali sulle scorte, attestatesi a livelli superiori alle attese. Dopo aver gia’ ceduto piu’ di $6 nella sessione di martedi’, il greggio ha esteso lo scivolone chiudendo sotto i $135. I futures con consegna agosto hanno ceduto $4.14 (-3.00%) chiudendo a $134.60 al barile.

Il raffreddamento dei prezzi energetici ha innescato un vero e proprio rally all’interno del comparto aereo, negli ultimi mesi messo in ginocchio dal caro-carburante. Tra i singoli titoli, Delta Air Lines (DAL) (che ha anche riportato una trimestrale migliore del consensus), Northwes Airlines (NWA) e AMR Corp (AMR) hanno registrati brillanti performance che non si vedevano ormai dal 2003.

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Tra le altre news societarie, spunti positivi sono giunti dal colosso dei chip Intel (INTC) che nel secondo trimestre ha riportato un incremento del 25% dei profitti ed annunciato un’espansione dei margini lordi per il trimestre in corso. Bene anche Sun Microsystems (JAVA): l’outlook sui numeri fiscali fornito dall’azienda si e’ rivelato migliore delle attese. Meno incoraggiante l’aggiornamento del produttore di hard-drive Seagate Technologies (STX) costretto a lanciare un profit warning.

A luci ed ombre gli ultimi aggiornamenti sulla congiuntura Usa. Sono infatti risultati in forte progresso i prezzi al consumo, nel mese di giugno schizzati dell’1.1% (secondo maggior incremento degli ultimi 26 anni), guidati al rialzo dalle componenti petrolifere e dei generi alimentari. Anche il “core rate”, avanzato dello 0.3%, si e’ attestato a livelli superiori alle attese. E’ risultato invece migliore delle stime l’aggiornamento sulla produzione industriale, avanzato dello 0.5%.

Intervenuto a Capitol Hill per il secondo giorno consecutivo, il presidente della Fed, Ben Bernanke, ha annunciato che l’economia americana sta attraversando una fase di rallentamento accopagnata da un livello inflazionistico sopra la norma. Dai verbali del FOMC sull’incontro svoltosi lo scorso mese e’ invece emerso che alcuni membri sarebbero pronti ad appoggiare un rialzo del costo del denaro gia’ a partire dal prossimo meeting.

Sugli altri mercati, sul valutario, euro in flessione nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.5815. In netto calo l’oro. I futures con consegna agosto sul metallo prezioso hanno ceduto $16.00 a $962.70 l’oncia. Seduta negativa infine per i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.93% dal 3.84% di martedi’.

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