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WALL STREET: MERCATO SEMIFESTIVO, INDICI ANEMICI

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A meta’ seduta gli indici azionari Usa sono deboli in territorio negativo. La maggiore flessione la registra il Nasdaq, che cede lo 0,46% a 1932 punti. Un po’ meglio se la cavano il Dow Jones, che arretra dello 0,15% a 9742, e l’S&P500, in calo frazionale (-0,04%) a quota 1046.

La giornata si distingue per i volumi di contrattazioni particolarmente bassi: l’attivita’ degli operatori e’ molto meno intensa del solito perche’ oggi cade la ricorrenza del Veterans Day (il mercato dei titoli di Stato e’ rimasto chiuso). Non erano inoltre attesi dati economici.

Sul fronte societario, da segnalare il calo piuttosto pronunciato di PeopleSoft (-2,5%), sotto pressione a causa delle crescenti preoccupazioni su un’eventuale decisione di Oracle di abbandonare l’offerta di takeover del gruppo. I settori che soffrono di piu’ sono Biotech, Alluminio e Aereo. In calo anche i titoli telefonici, nonostante l’upgrade di Lehman Brothers su AT&T, Level 3, Sprint-FON.

Bene inoltre il retail, spinto da una nota positiva di Merrill Lynch e dalla buona trimestrale di JC Penney. E avanzano, infine, le societa’ di Costruzioni, Infrastrutture Chip e Acciaio.

Sugli altri mercati, il maggiore rialzo lo registra l’oro, con i contratti future ai massimi di due settimane. Il prezzo spot sulla piazza di New York e’ $387,60 all’oncia (+$1,50). Guadagna terreno il petrolio, con il future di dicembre a $31,05 al barile (+$0,20), mentre e’ in calo il dollaro, con il cambio contro l’euro a $1,1505 (da Target News, in tempo reale per gli abbonati a INSIDER).