Wall Street: mentre le Magnifiche 7 perdono smalto, le azioni Berkshire di Buffett aggiornano i record

Mentre le Magnifiche 7 (Apple, Microsoft, Alphabet, Amazon, Nvidia, Tesla e Meta) continuano a perdere smalto, le azioni di Berkshire Hathaway, ovvero il gruppo di Warren Buffett, aggiornano i massimi storici. Tanto che alcuni analisti hanno paragonato nei due titoli della holding a stelle e strisce a una sorta di associazione contro le perdite dello S&P 500.
Cosa sta succedendo sul mercato Usa?
Dopo quattro settimane consecutive di ribassi, lo S&P 500 ha chiuso la scorsa ottava in rialzo. Tutto questo mentre dai nuovi massimi storici – l’ultimo il 19 febbraio – il benchmark è entrato in una fase di contrazione, toccando un minimo del -10,13% il 13 marzo. Da allora, ha recuperato leggermente, riducendo la flessione al -7,76%.
In parallelo – come scrive Gabriel Debach, market analyst di eToro in una nota – è proseguita una dinamica che era già in corso da inizio anno: la progressiva rotazione dalle Magnifiche 7, e dai tre settori che le ospitano – Information Technology, Consumer Discretionary e Communication Services – verso il resto del listino. Il rapporto tra S&P 493 e Magnifiche 7 (XMAG/MAGS) mostra un’inversione già visibile da metà dicembre, ma è stata intorno alla metà di febbraio, con il picco dell’indice, che la divergenza si è fatta più marcata.
Da allora, l’S&P 493 ha sovraperformato il gruppo di testa di oltre l’11%, complice il -30% di Tesla e la debolezza di altri big come Microsoft (-4%). Amazon, Nvidia e Google scambiano ora a multipli (P/E forward) vicini ai minimi degli ultimi tre anni, mentre Microsoft è oggi il titolo a maggiore capitalizzazione di Wall Street a trattare più vicina ai minimi delle 52 settimane. Intanto, proprio Nvidia –continua l’esperto – è l’unica tra le Magnifiche a segnalare una death cross sul grafico giornaliero: un segnale tecnico che si verifica quando la media mobile a 50 giorni incrocia al ribasso quella a 200 giorni, spesso interpretato come campanello d’allarme per un potenziale trend ribassista. L’ultima volta che si era verificato un simile incrocio, nell’aprile 2022, il titolo aveva perso il 47% nei sei mesi successivi.
Berkshire Hathaway, assicurazione contro le perdite dello S&P 500?
Ma se le Magnifiche 7 perdono smalto, c’è chi invece ha iniziato il nuovo anno con il piede giusto. Le due classi di azioni (classe A e B) sono salite di oltre il 16% quest’anno, raggiungendo nuovi picchi storici.
“Il punto di forza di Berkshire – come fanno notare gli analisti di The Motley Fool, società di consulenza finanziaria – è che si tratta di uno dei più grandi conglomerati del mondo, quindi quando si investe in questo gruppo si entra in possesso di un po’ di tutto. La società di Buffett possiede partecipazioni in grandi aziende nei settori dell’energia, delle ferrovie, dei mutui e delle assicurazioni. Inoltre, gestisce un portafoglio azionario di circa 281 miliardi di dollari con azioni in ogni settore, tra cui Apple, Bank of America, Occidental Petroleum e Coca-Cola. Negli ultimi anni, Berkshire ha accumulato liquidità come mai prima d’ora. Alla fine del 2024, il cash si aggirava intono ai 330 miliardi di dollari in contanti e buoni del Tesoro a breve termine. La diversità delle sue attività, la forza dei titoli che detiene, l’incredibile accumulo di liquidità e il forte team di leadership hanno portato gli investitori a considerare il conglomerato come una fuga verso la sicurezza”.
Dal punto di vista della performance azionaria, Berkshire ha battuto il mercato generale in tre degli ultimi quattro anni, mentre la volatilità imperversava, spiegano ancora gli analisti, aggiungendo che il titolo ha persino registrato una performance simile a quella dell’oro, che ha avuto una corsa incredibile.