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Wall Street limita le perdite sul finale, balzo dell’euro

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Chiusura di seduta in calo moderato per i listini azionari americani, che riescono a ridurre le perdite con un bel recupero sul finale.

Il Dow Jones ha ceduto lo 0.46% a quota 9728.75, il Nasdaq lo 0.39% in area 2100.92, l’S&P 500 lo 0.36% a 1026.99 punti.

L’indice di volatilita’ CBOE, considerato il miglior modo per misurare la paura che aleggia sui mercati, e’ scivolato sotto 33 dopo aver raggiunto quota 36 in mattinata.

Il mercato ha retto bene alla triplice batosta arrivata dal fronte del mercato immobiliare, del lavoro e dell’attivita’ manifatturiera. Il tutto all’indomani del cruciale rapporto mensile governativo sulla situazione occupazionale degli Stati Uniti.

A livello settoriale, i finanziari hanno chiuso in rosso dopo che gli ultimi dati macroeconomici hanno riacceso i timori di una recessione a doppia V. Bank of America , JPMorgan e American Express hanno tutte chiuso nei bassifondi del Dow Jones.

Meglio e’ andata al comparto automobilistico. Nel complesso le vendite delle case automobilistiche hanno dato ulteriori segnali di ripresa dopo aver toccato i minimi storici nel 2009. Le tre sorelle hanno registrato incrementi notevoli in giugno, anche se i numeri si sono rivelati inaspettatamente piu’ bassi rispetto al mese precedente.

Sin prima del suono della campanella, gli operatori gia’ hanno dovuto fare i conti con le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, aumentate di 13000 unita’ a quota 472000, dato peggiore delle stime. Ma a peggiorare il quadro ci hanno pensato le vendite di case con contratti in corso, crollate a maggio del 30%, maggior flessione dal 2001. Crescita piu’ contenuta del previsto per l’Ism manifatturiero. Migliore delle previsioni la spesa per le costruzioni.

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Il primo giorno del nuovo mese di contrattazioni insomma non si apre con i migliori auspici. D’altra parte le premesse non erano entusiasmanti, all’indomani della rottura di importanti livelli tecnici per quanto riguarda l’S&P 500. I guai per lo sforamento dei 1040 sembrano confermati quest’oggi. L’indice tra l’altro segna un -15% circa dai massimi dello scorso 23 aprile.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio scambiano in calo. I futures con consegna agosto cedono il 3.6% attestandosi a quota $72.94 al barile. L’oro segna -$39.20 a quota $1206.30 l’oncia: si tratta del calo giornaliero piu’ marcato da febbraio. Il cross euro/dollaro si trova a $1.2518 (+2.28%). Quanto ai Treasury, il rendimento sul benchmark decennale si trova al 2.927% in ribasso di 2.4 punto rispetto a ieri.