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WALL STREET: L’INCERTEZZA DOMINA SULLE BORSE

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Seduta contrastata a Wall Street: tutti i principali indici delle borse USA, ad eccezione del Dow Jones, chiudono la sessione in rosso, con molti investitori che si sono tenuti fuori dal mercato per tutta la giornata.

Il Nasdaq ha chiuso a 2.244,97 (-1,06%), il Dow Jones ha chiuso a 10.526,81 (+0,002%), l’ S&P 500 a 1.252,57 (-0,20%) e il Russell 2000 a 477,26 (-1,29%).

Senza dati macroeconomici in grado di innescare una precisa direzione di marcia, gli operatori hanno infatti preferito prendersi una pausa di riflessione.

Il Nasdaq ha vissuto un’altra giornata travagliata, affondato sin da inizio mattina dalla crisi del settore archiviazione dati, che ha spinto l’intero indice al suo minimo ‘intraday’ dall’inizio dell’anno, e al minimo dal gennaio 1999.

Alla riduzione delle previsioni per il primo trimestre 2001 di Brocade Communications, emessa a inizio mattinata, ha fatto seguito il ‘profit warning’ di EMC, il leader di settore, il quale ha annunciato che molto probabilmente il tasso di crescita del fatturato non sara’ del 33-37% ma del 25-35%.

A determinare le fortissime oscillazioni che hanno caratterizzato il pomeriggio sono stati in particolare due fattori: la drastica riduzione dei volumi di scambio dopo la prima ora e mezza di contrattazioni, e la discesa in campo dei cacciatori di titoli d’occasione.

I grandi investitori hanno preferito prendere una pausa di riflessione, fino a quando il quadro economico generale non si fara’ piu’ chiaro.

Questa mattina il Conference Board ha reso noto che il superindice economico degli Stati Uniti e’ cresciuto dello 0,8% nel mese di gennaio, contro una previsione dello 0,3% da parte degli analisti di Wall Street.

Negli ultimi tre mesi il dato aveva subito una continua flessione, un segnale che l’economia americana stava rischiando la recessione.

Il rapporto e’ un compendio di 10 dati economici gia’ comunicati in precedenza: nuovi ordini alle fabbriche, disoccupazione, riserve monetarie, settimana lavorativa media, nuovi permessi di costruzioni edilizie, valutazioni azionarie.

Mercoledi’ invece, le cattive notizie erano arrivate dall’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti, aumentato nel mese di gennaio dello 0,6%, a fronte di una previsione dello 0,3%.

I due dati contribuiscono ad aumentare l’incertezza sul reale stato dell’economia statunitense, e quindi a rendere meno chiare le prossime mosse in materia di tassi d’interesse da parte della Federal Reserve Bank.

Per questo molte banche d’affari e fondi d’investimento preferiscono aspettare la settimana prossima, quando verranno resi noti altri importanti dati macroeconomici, come la fiducia dei consumatori in febbraio.

L’andamento della fiducia dei consumatori rappresenta una delle principali preoccupazioni per la Fed, ed e’ quindi uno dei dati che maggiormenti influiscono sulla politica monetaria di Alan Greenspan.

Sul fronte monetario, l’euro e’ sceso nel corso della giornta al minimo degli ultimi due mesi rispetto al dollaro americano, dopo che il governo turco ha deciso questa mattina di non difendere la propria moneta, in ribasso di circa il 30% nei confronti di dollaro ed euro.

La moneta unica europea, che in mattinata a New York ha toccato un minimo di $0,9020, e’ stata la prima a risentire della decisione di Ankara. Il declino della moneta turca aumenta infatti le preoccupazioni degli istituti di credito del Vecchio Continente riguardo ai numerosi prestiti concessi a banche turche.

La svalutazione della lira turca andra’ ad alimentare l’inflazione rendendo piu’ difficile alle banche il pagamento degli oltre $15 miliardi di debiti in obbligazioni su valute straniere.

Sui listini in generale hanno mostrato una tendenza al rialzo il settore delle telecomunicazioni, infrastrutture per le telecomunicazioni, bancario, brokeraggio, calzaturiero, tessile, oro, alluminio e metallurgico.

In calo invece il settore delle costruzioni, bevande, petrolifero, difesa, media e articoli per l’ufficio.

Tra i titoli che oggi hanno strappato rialzi d’eccezione sulle borse americane:

1) Efficient Networks (EFNT – Nasdaq) – +86,36%;
2) Sunglass Hut International (RAYS – Nasdaq) – +36,09%;
3) Racing Champions Corporations (RACN – Nasdaq) – +25,71%;
4) Boyd Bros Transportation (BOYD – Nasdaq) – +23,68%;
5) TestTv (TESTV – Nasdaq) – +20%

I ribassi si sono invece particolarmente accaniti contro:

1) eLoyalty Corporation (ELOY – Nasdaq) – -36%;
2) Teste (TESTE – Nasdaq) – -29,58%;
3) MediChem Life Sciences (MCLS – Nasdaq) – -27,59%;
4) Portal Software (PRSF – Nasdaq) – -26,60%;
5) Orlando Predators Entertainment (PRED – Nasdaq) – -26,09%

Tra i principali titoli in movimento quest’oggi a Wall Street:

Nel settore informatico:

Il titolo Microsoft Corp. (MSFT – Nasdaq) ha perso oltre l’ 1,5%, dopo che la banca d’affari Merrill Lynch ha abbassato il rating sulla societa’ di Seattle, portandolo da ”Long Term Buy” a ”Long Term Accumulate”, citando ”la continua erosione delle condizioni di mercato del settore tecnologico”.
(Vedi Microsoft: Merrill Lynch abbassa le stime)

Sun Microsystems (SUNW – Nasdaq), ha guadagnato oltre il 5,5%, in attesa della ‘conference call’ del colosso informatico, prevista al termine delle contrattazioni, in cui il management riferira’ sull’andamento della societa’ a meta’ trimestre.

Network Appliance (NTAP – Nasdaq), societa’ che opera nel settore dell’archiviazione dati, ha perso oltre il 4%. Oggi il titolo e’ stato oggetto di un downgrade da parte di Bank of America.

Brocade Communications (BRCD – Nasdaq) ha perso il 5,75%. La societa’, che produce dispositivi per le reti a fibre ottiche e software per l’archiviazione dati all’interno dei networks, ha chiuso il primo trimestre fiscale con un utile di 13 centesimi per azione, al di sopra delle attese di mercato per un centesimo. La societa’ ha inoltre fatto sapere di attendersi una modesta, se non piatta, crescita per il secondo trimestre.

Il titolo EMC (EMC – Nyse) ha perso quasi il 7%, dopo che la societa’ ha rivisto al ribasso le stime di crescita sul fatturato 2001. I ricavi per l’anno in corso dovrebbero crescere ad un tasso compreso tra il 25% e il 35%, contro una stima precedente compresa tra il 33% e il 38%.
(Vedi Borsa: EMC perde l’8% dopo ‘profit warning’)

Nel settore media:

Il titolo AOL Time Warner (AOL – Nyse) ha chiuso in rialzo dello 0,75%, nonostante la banca d’affari ABN Amro abbia ridotto il rating del neonato colosso media da “Buy” ad “Add”.
(Vedi Media: AOL Time Warner non piace ad ABN Amro)

Nel settore Internet:

Il titolo TerraLycos (TRLY– Nasdaq) ha chiuso in calo di oltre il 6%, dopo la notizia delle dimissioni del direttore operativo Abel Linares. Le dimissioni di Linares arrivano a meno di un mese da quelle dell’amministratore delegato Bob Davis.
(Vedi Internet: TerraLycos perde un altro top manager)

Nel settore dell’ecommerce:

Il titolo Ebay (EBAY – Nyse) ha perso il 3,5% , dopo che la societa’ USA di aste online ha accettato di pagare circa $103 milioni in titoli azionari per l’acquisto di IBazar, la societa’ francese operante nel medesimo settore.
Nel settore bancario:

Il titolo UBS Warburg (UBS – Nyse) ha guadagnato oltre il 2%, dopo la comunicazione dei risultati trimestrali. Nel quarto trimestre del 2000, la banca svizzera ha riportato un utile netto di $857 milioni, in calo del 21% rispetto al terzo trimestre 2000 ma in aumento del 54% sul quarto trimestre 1999. Senza contare l’acquisizione del broker americano Paine Webber, l’utile netto nel quarto trimestre è diminuito solo dell’ 8%.
(Vedi Utili: UBS, $857 mln nel 4° trim 2000)

Nel settore delle telecomunicazioni:

Il titolo Nokia (NOK – Nyse) ha perso il 5%, sulla scia delle voci secondo cui il primo produttore di telefoni cellulari al mondo starebbe per rivedere al ribasso le proprie stime di bilancio per il 2001.
(Vedi Borsa: Nokia cede su rumor ‘profit warning’)

Il titolo Citizens Communications (CZN – Nyse) ha chiuso in rialzo del 10,25%, dopo che Standard & Poor’s ha fatto sapere che il titolo rimpiazzera’ U.S. Bancorp (USB – Nyse) (USB – Nyse) all’interno dell’indice S&P 500 dopo la chiusura della seduta del 26 febbraio prossimo. Il titolo U.S. Bancorp ha chiuso praticamente invariato.

Nel settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni:

Il titolo Efficient Networks (EFNT – Nasdaq) ha chiuso in rialzo dell’ 86,25%, dopo che la societa’ e’ stata acquistata dal colosso tedesco Siemens per un importo di $1,5% miliardi.
(Vedi TLC: Siemens compra Efficient Networks)

McData (MCDT – Nasdaq), una societa’ nata dallo scorporo di EMC, ha perso in borsa il 9,5%. La banca d’affari Robinson-Humphrey ne ha oggi ridotto il rating sulla base della debolezza del settore in cui McData opera.

Nel settore auto:

Il titolo General Motors (GM – Nyse) ha chiuso in ribasso di oltre l’ 1%, dopo che la societa’ ha annunciato di voler chiudere temporaneamente 14 impianti in Nord America, con l’intento di ridurre la produzione e le scorte. La chiusura sara’ operativa almeno fino al prossimo giugno.
(Vedi Auto: GM ferma 14 impianti su timori economia)

Nel settore prodotti ottici:

Il titolo HUT (RAYS– Nasdaq) ha guadagnato oltre il 36%, dopo la notizia dell’acquisizione della societa’ da parte dell’italiana Luxottica (LUX – Nyse), per $462 milioni. Il titolo Luxottica, quotato a New York come ADR, ha chiuso di poco sotto lo 0,5%.
(Vedi Media: Piazza Affari: Luxottica rileva HUT per $462 mln)

Nel settore della grande distribuzione:

Il titolo J.C. Penney Co. (JCP) ha chiuso con una flessione dell’ 3%, dopo che la societa’ ha terminato il quarto trimestre con una perdita operativa di $2 milioni, pari a a 3 centesimi per azione, inferiore alle aspettative degli analisti. La societa’ ha inoltre annunciato che ci vorranno 5 anni affinche’ i profitti tornino ad un livello competitivo.

Nel settore degli articoli da collezione

Racing Champions Corp. (RACN – Nasdaq) ha chiuso in rialzo del 22,75%, dopo aver annunciato nella tarda serata di ieri di essere fiduciosa riguardo agli utili per azione dell’intero 2001. La societa’ prevede di registrare nel corso di quest’anno utili per azione tra 10 e 27 centesimi superiori ai 48 centesimi per azione avuti nel 2000.
(Vedi Borsa: Racing sale del 28% su stime 2001)