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WALL STREET: INDUSTRIA DEL CREDITO SOTTO PRESSIONE

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Apertura negativa a Wall Street con gli operatori preoccupati circa il comparto finanziario e le conseguenze che la crisi dei mutui subprime puo’ avere sull’industria del credito. In avvio il Dow Jones cede lo 0.29% a 13505, l’S&P500 lo 0.37% a 1513, il Nasdaq arretra dello 0.35% a 2607.

Timori sul comparto finanziario, legati agli investimenti in fondi particolarmente esposti ai cosiddetti mutui subprime (a maggiore rischio) sono alla base del tono negativo del preborsa.

Le forti difficolta’ mostrate da due fondi ormai sull’orlo del collasso gestiti da Bear Stearns, il piu’ grande broker per hedge funds degli Stati Uniti, hanno sollevato non poche preoccupazioni riguardo ad una reazione a catena che potrebbe mettere in serie difficolta’ l’intera industria.

In tale contesto gli operatori preferiscono assumere un atteggiamento di cautela, soprattutto in vista della decisione della Fed sui tassi d’interesse in calendario per la prossima settimana. Le stime degli analisti indicano che la Banca Centrale potrebbe mantenere il costo del denaro stabile al 5.25% ancora a lungo alla luce delle robuste condizioni economiche e dell’ancora elevato livello dell’inflazione.

A contribuire alle pressioni iniziali e’ anche il progresso dei rendimenti sui Titoli di Stato, puntati verso i recenti massimi. Lo yield sul Treasury a 10 anni e’ salito ad un massimo intraday del 5.193% dal 5.17% della chiusura di ieri.

A controbilanciare relativamente il clima negativo potrebbe pero’ essere il debutto in borsa di Blackstone, il piu’ largo gruppo di private equity ad approdare al Nyse, dopo aver raccolto ben $4.13 miliardi dall’operazione, nonostante le crescenti pressioni da parte del Congresso Usa per via delle politiche sulle tasse applicate a tali societa’.

Nell’ultima giornata i listini hanno archiviato la seduta in discreto rialzo grazie ad un colpo di reni finale originato dal rally del comparto dei semiconduttori e dal calo del greggio. Nelle prime battute il petrolio ha ripreso a guadagnare terreno: i futures con consegna agosto segnano un rialzo di 40 centesimi a $69.05 al barile.

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Sugli altri mercati, sul valutario, l’euro avanza nei confronti del dollaro: il cambio tra le due valute e’ a quota 1.3461. In progresso l’oro. I futures con consegna agosto vengono scambiati a $658.60 all’oncia, in rialzo di $4.40.