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WALL STREET: INDICI USA IN CALO SULLE PAURE DI LONDRA

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Gli indici azionari americani hanno terminato in negativo una seduta che si e’ distinta per l’alto grado di volatilita’ a causa delle numerose notizie arrivate nell’arco della giornata. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.57% a 10.627, l’S&P500 lo 0.66% a 1227, il Nasdaq e’ arretrato dello 0.46% a 2178.

Al rally del preborsa, originato dalla decisione della Cina di sganciare la propria moneta dal cambio fisso col dollaro, sono seguite le vendite innescate dai nuovi episodi di terrorismo che hanno colpito Londra. Hanno solo in parte limitato i danni gli ultimi dati positivi dal fronte economico e le minute del FOMC 9braccio operativo della Fed) sull’incontro del sui tassi del 30 giugno.

Con una mossa a sorpresa la Cina ha annunciato che lo yuan sara’ agganciato a un paniere di valute e non piu’ solo al dollaro. La decisione avra’ l’effetto di rendere piu’ convenienti per i cinesi gli acquisti in Usa e piu’ care per gli americani le importazioni dalla Cina.

Positivi i commenti del Governo Usa, che ha apprezzato la decisione di Pechino, definita come “un piccolo ma fondamentale passo in avanti”. Gli Stati Uniti hanno pero’ avvertito che continueranno a monitorare con la massima attenzione la gestione dell’operazione.

Ad arrestare il buonumore degli investitori sono state le notizie provenienti da Londra su un nuovo allarme terrorismo. La polizia della capitale inglese ha riferito di quattro esplosioni, di cui tre in differenti stazioni della metropolitana ed una su un autobus. Il fatto avviene esattamente a distanza di due settimane dagli attentati che hanno provocato 50 vittime.

Fortunatamente questa volta le esplosioni non hanno provocato incidenti gravi e l’iniziale ondata di vendite si e’ affievolita subito dopo l’intervento di Blair, che ha rassicurato sullo stato dei civili e della citta’.

Positivi gli ultimi dati dal fronte economico. In particolare, nella settimana conclusasi il 16 luglio, le nuove richieste per i sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono scese di 34.000 unita’ a quota 303.000. Si tratta del livello piu’ basso degli ultimi tre mesi e del piu’ marcato decremento dal dicembre 2002. La cifra e’ risultata migliore delle attese degli analisti, che prevedevano un valore di 326.000 unita’.

E’ risultato migliore del consensus anche il Superindice. Nel mese di giugno l’indicatore che fornisce una previsione sull’attivita’ economica americana per i prossimi 6-12 mesi ha registrato un rialzo dello 0.9%. Il dato si e’ rivelato superiore alle attese del mercato, che erano per un incremento dello 0.5%.

In crescita, infine, il Philadelphia Fed. L’indice che misura l’andamento dell’attivita’ manifatturiera nell’area di Philadeplhia, a luglio e’ cresciuto a quota 9.6 punti, rivelandosi di poco inferiore alle attese degli economisti (10).

Contenuta la reazione dei mercati anche alle minute sull’incontro del FOMC svoltosi lo scorso 30 giugno. Dai dettagli e’ emerso che, per mantenere l’inflazione sotto controllo, sono necessari ulteriori rialzi ai tassi d’interesse.

Gli aumenti dei prezzi energetici e l’incremento dei costi del lavoro infatti, hanno recentemente dato una maggiore spinta alle pressioni inflazionistiche. La Fed procedera’, quindi, in maniera “misurata” sul graduale rialzo dei tassi.

Passando alla cronaca societaria, buone le notizie sugli utili. Il colosso delle aste online eBay nell’after hour di mercoledi’ ha registrato un forte rialzo, favorito dalla crescita dei profitti (saliti del 53% su base annua) superiore alle attese. L’azienda ha anche alzato le stime sui risultati futuri. Il titolo ha chiuso in progresso del 21%.

Tra i titoli del Dow Jones, sono risultati in netto rialzo anche gli utili di Coca-Cola (oggi la migliore delle blue chip), favoriti dall’inatteso aumento delle vendite di soft drink e altre bibite in Nord America.

Migliore delle attese, inoltre, la trimestrale della farmaceutica Merck e della societa’ di macchinari per costruzioni Caterpillar che pero’ hanno chiuso entrambe in territorio negativo. In linea con le attese i numerni di McDonald’s.

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Ricordiamo che subito dopo la chiusura delle borse, il motore di ricerca Google e il gigante software Microsoft pubblicheranno i rispettivi risultati di bilancio.

Sugli altri mercati, e’ risultato sotto pressione il petrolio che ha esteso le perdite chiudendo ai minimi di un mese. Il contratto future con scadenza settembre, da oggi quello di riferimento, ha ceduto 89 centesimi a quota $57.13 al barile.

L’euro e’ in recupero nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ $1.2174. In rialzo l’oro. Il future con scadenza agosto ha guadagnato $3.60 a quota $450.70. In netto ribasso, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ schizzato al 4.27% dal 4.16% di mercoledi’.