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WALL STREET: INDICI PROSEGUONO NEGATIVI

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Seduta all’insegna del nervosismo per gli indici americani trainati dal calo dei semiconduttori e dalle incerte notizie provenienti dal fronte macroeconomico.

I volumi continuano ad essere bassi, con i mercati che, abbandonato l’iniziale interesse per alcuni titoli del settore high tech (interesse spinto soprattutto dalle note positive di Lehman Brothers e del Forrester Research sulla spesa per l’Information Technology), hanno seguito la tendenza negativa degli ultimi giorni.

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Per quanto riguarda i dati macroeconomici, la vendita di case esistenti nel mese di febbraio si e’ attestata al secondo livello piu’ alto della storia americana, aumentando i timori di un rialzo dei tassi di interesse.

Tra gli altri dati della giornata, l’indice che segnala l’ottimismo degli investitori e’ salito a quota 121 nel mese di marzo dai 92 di febbraio. Si tratta del livello piu’ alto dal novembre del 2000. A determinare l’incremento e’ stata la rinnovata fiducia degli investitori nella ripresa dell’economia e dei mercati finanziari Usa.

Lo Standard & Poor’s 500 e’ affossato dai titoli energetici. La minaccia di un conflitto in Iraq e’ diminuita e con questa anche i prezzi del petrolio.

A livello settoriale, in calo chip, biotech, software, hardware, tlc, trasporto aereo e petroliferi.

Da segnalare in particolare la brutta performance del titolo del colosso del tabacco Philip Morris (MO – Nyse) dopo il verdetto secondo cui le sigarette “light” sono mortali quanto quelle normali. In calo anche il colosso farmaceutico Merck (MRK – Nyse) dopo che il vendutissimo analgesico Vioxx e’ stato legato a cinque casi di meningite. Male infine McDonald’s Corp. (MCD – Nyse) dopo il profit warning sul primo trimestre lanciato venerdi’. J.P. Morgan Securities ha ridotto il rating sul colosso dei fast food da ‘long-term buy’ a ‘market perform’.

Il settore dei chip continua a essere affossato dalle brutte notizie sulla trimestrale del produttore di chip Micron Technology (MU – Nyse).

Praticamente ignorato quindi il rialzo dei target price di alcuni titoli del settore delle infrastrutture per chip, effettuato dalla banca d’affari Salomon Smith Barney.

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