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WALL STREET: INCERTEZZA DOMINA SUL MERCATO

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La situazione di borsa a meta’ giornata rimane immutata, con gli indici leggermente in rosso, ma molto vicini alla parita’.

L’ultimo elemento negativo: General Motors (GM – Nyse), leader nella produzione di autovetture, ha lanciato previsioni pessimistiche per l’industria dei veicoli industriali nel 2002. La societa’ ha dichiarato di aspettarsi un diminuzione delle vendite nel settore da 15,5 a 15 milioni di unita’, -10%, negli Stati Uniti. L’entita’ del calo, se confermata, sarebbe la seconda di sempre.

In Europa la flessione dovrebbe essere piu’ contenuta, attestandosi intorno al 5%. Inoltre, dovrebbero risultare in discesa, seppur di poco, anche le vendite nel resto del mondo.

Il mercato invece si e’ mostrato indifferente alla notizia di meta’ mattina che un jet militare F-16 da combattimento si e’ schiantato nel sud dello stato americano del New Jersey.

In particolare, sul Dow Jones pesano le perdite di Intel (INTC – Nasdaq) e Hewlett-Packard (HW – Nyse) su realizzi di profitto.

Sul mercato allargato pesano i titoli petroliferi, dopo la notizia che Sibneft, la seconda raffineria Russa e una delle maggiori al mondo, ha intenzione di incrementare la produzione del 26% nel 2002.

Anche il Nasdaq continua ad oscillare intorno alla parita’, con Cisco Systems (CSCO – Nasdaq) (Hardware telecom), Oracle (ORCL – Nasdaq) (software), Sun Microsystems (SUNW – Nasdaq) (server aziendali) e Imclone Systems (IMCL – Nyse) (Biofarmaceutica), in calo dello 0,3%.

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Un tema dominante della mattinata e’ quello delle vendite al dettaglio in dicembre.

Le notizie uscite finora sono invece molto confortanti: in dicembre e’ salito dell’8,2% il fatturato di Wal-Mart (WMT – Nyse), la prima catena di grandi magazzini Usa.

I titoli retail hanno continuato a salire nelle ultime settimane, tanto che l’indice Dow Jones retail e’ salito in dicembre del 5,6%, mentre il Dow Jones “classico” (DJIA) e’ salito solo dell’1,7%. Un ottimismo forse eccessivo.

Sul fronte macroeconomico:

I sussidi di disoccupazione americani sono diminuiti la scorsa settimana di 56.000 a 395.000, dai 447.000 della settimana precedente.Gli analisti si attendevano un calo dei sussidi a 425.000.

I prezzi alle importazioni negli USA , escluso il settore petrolifero, hanno registrato un calo dello 0,9% nel mese di dicembre. In novembre il dato era in ribasso dello 0,6%.

Le scorte di magazzino nel settore del commercio all’ingrosso sono scese dell’1,1% rispetto al mese precedente, a $290,4 miliardi. In ottobre erano scese dell’1% (dato rivisto oggi all’1,2%).

Intanto il prezzo del petrolio rimane sotto pressione, dopo che ieri il future di febbraio sul Nymex aveva ceduto il 5%, portandosi a $20,18, mentre quello di marzo sul Brent era sceso del 3,9% a $20,10.

Proprio oggi il future sul Brent e’ sceso sotto l’importante soglia psicologica dei $20.

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