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WALL STREET INCERTA, SEMPRE DEBOLE IL NASDAQ

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A meta’ giornata gli indici Usa sono contrastati (controlla la perfomance dei listini in tempo reale sulla home page). Il Dow Jones e’ l’S&P500 non sono stati in grado di conservare i guadagni iniziali e dora si muovono poco distanti dalla parita’.

Il listino tecnologico e’ arrivato a cedere oltre un punto percentuale pressato dalla brutta trimestrale del colosso software Oracle (ORCL) e dal calo di Google (GOOG). Nell’after hour di ieri sera il colosso software ha diffuso una trimestrale che ha deluso le attese degli analisti. I profitti hanno rispettato il consensus attestandosi a 30 centesimi per azione, ma le vendite sono risultate peggiori delle stime. Il fatto ha innescato un’ondata di sell che ha trascinato il titolo in ribasso dell’8%. Vendite anche sul colosso Internet, colpito dai commenti negativi degli analisti di Lehman Bros.

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I riflettori continuano naturalmente ad essere puntati sul settore finanziario. I commenti di molti analisti in seguito ai brutti dati sul comparto immobiliare hanno sollevato alcune preoccupazioni sulle attivita’ inerenti i mutui ipotecari, per cui e’ previsto un allungamento dei tempi di recupero dal “credit crunch”. Non a caso sono stati ridotte le stime sui profitti di Citigroup (C), JP Morgan (JPM), Bank of America (BAK) e Wachovia (WB).

Lehman Brothers (LEH) e’ arrivato a segnare una perdita di circa il 10%, sulla scia dell’elevata attivita’ di opzioni “put”, in forte rialzo rispetto alle “call”, in un rapporto di 5:1. Un portavoce del gruppo e’ intervenuto per smentire i numerosi commenti “bearish” sull’azione. Gli analisti di Goldman Sachs (GS) hanno affermato che sara’ difficile assistere ad un’inversione del trend bel breve termine date le attuali condizioni economiche. Il calo degli ordini di beni durevoli annunciato ieri ha risvegliato i timori di recessione.

Spunti positivi sono comunque emersi dal fronte economico. Bene il comparto del lavoro, con le richieste di sussidio
in calo ad un livello migliore di quello stimato dagli analisti. E’ risultato in linea con le attese il Pil del quarto trimestre, ma l’indice dei prezzi
al consumo e’ stato rivisto al ribasso da +2.7% a +2.4%, allentando le tensioni sulla dinamica inflazionistica.

A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti: Homebuilding +4.3%, Airlines +4.3%, Independent Power Producers & Traders +3.0%, Real Estate Management & Development +2.0%, e Construction Materials +1.8%. Tra i piu’ forti ribassi: Casino & Gaming -5.1%, Semiconductor Equipment -3.2%, IT Consulting & Services -2.9%, Application Software -2.7%, e Systems Software -2.6%

Alle 12.15 E.T. il volume di scambio e’ di 461 milioni di pezzi al NYSE e 770 milioni al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 1442 a 1543 al Nyse e 1128 a 1578 al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 8 a 12 al NYSE e 3 a 21 al Nasdaq.

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