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Wall Street incerta: miglioramento Pil alimenta le incognite sulla Fed

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New York – Chiusura in territorio positivo per Wall Street. Il Dow Jones sale dello 0,05% a 13.108,96 punti, il Nasdaq avanza dello 0,13% a 3.081,19 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,09% a 1.410,56 punti. L’euro e’ scambiato a 1,2529 dollari; il dollaro a 78,685 yen, 0,95830 franchi svizzeri e 0,63163 sterline.

Una giornata di contrattazioni all’insegna dell’attendismo, dopo la pubblicazione del dato relativo al Pil Usa, che nel secondo trimestre del 2012 è salito +1,7%, meglio del +1,5% inizialmente reso noto. A questo punto manca l’ultima revisione dell’indicatore, attesa tra qualche settimana.

La notizia è positiva, ma mette proprio per questo motivo ancora più in forse il contenuto del discorso che il presidente della Fed Ben Bernanke pronuncerà il prossimo venerdì a Jackson Hole, nello stato dello Wyoming. Già le grandi banche d’affari hanno qualche riserva su cosa il timoniere della Fed dirà. In ogni caso, gli analisti prevedono che, non avendo di fronte tutti quei paletti che condizionano invece Mario Draghi, Bernanke potrà prima o poi liberare la propria droga sui mercati con maggiore facilità. Detto questo le incognite non sono tanto nel lungo termine, quanto nel breve. Ed è vero che il Pil americano è stato rivisto al rialzo – grazie soprattutto all’apporto delle spese per consumatori -, ma è altrettanto vero che gli investimenti delle aziende sono saliti al tasso più basso in tre anni.

“Siamo in un momento in cui nulla ha bisogno di muoversi – ha commentato a Bloomberg Madelynn Matlock, gestore presso Huntington Asset Advisors a Cincinnati – Gli investitori sono davvero in attesa del discorso di Bernanke. Non mi aspetto a questo punto alcuna grande iniziativa da parte della Fed. L’economia è positiva al punto tale da non essere un disastro”.

Euro a $1,2524, in flessione sul dollaro. Nessuna reazione particolare all’altro indicatore diffuso in giornata, quello delle vendite di case con contratti in corso, che sono balzate a luglio +2,4%, decisamente meglio delle stime.

Lo S&P è cresciuto +2,2% dall’inizio di agosto e si appresta a concludere il terzo mese consecutivo di guadagni.

Intanto, incertezza anche sulle borse europee, dopo una reazione inizialmente positiva al Pil Usa.

Focus su settore auto: il Ceo di Ford, Alan Mulally, in giornata terrà un discorso presso l’impianto ad Hangzhou, in Cina. Investimento da $760 milioni per cercare di raddoppiare la capacità produttiva nel paese entro il 2015.

General Motors starebbe invece pensando a un investimento da $1 miliardo per i prossimi 5 anni, per aumentare la produzione di vetture e componenti in Russia, stando a quanto ufficializzato dal direttore delle attività estere Tim Lee.

Tra i settori, in rialzo alcuni titoli finanziari, come Morgan Stanley +1,88% e Citigroup +1,26%.

In ambito valutario l’euro sul dollaro a $1,2524 (-0,32%). Rapporto dollaro/yen +0,27% a JPY 78,71, mentre euro/yen -0,02% a JPY 98,60.

MATERIE PRIME – Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio -1,09% a $95,28 al barile; oro -0,41% a $1.662,90. Quanto ai Treasury a 10 anni, i rendimenti salgono +1,68% all’1,66%.

MARKET MOVER DI OGGI

PIL II TRIMESTRE: +1,7%, REVISIONE AL RIALZO

BILL GROSS SPODESTATO? CHI E’ IL NUOVO RE DEI BOND?