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WALL STREET IN SLANCIO CON GLI INDUSTRIALI

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Alla fine Wall Street ce l’ha fatta. Dopo una partenza sul chi va la’ gli indici americani chiudono sui massimi di seduta, al top di 18 mesi circa. Il Dow chiude su di 102.86 a 10888.75 punti (+0.95%) con in testa Caterpillar. Industriali e telecom guidano i rialzi sull’S&P 500, che ha guadagnato 8 punti a 1174 (+0.72%). Il Nasdaq e’ salito di 19.84 punti a 2415.24 (+0.83%).

Ricoperture per le materie prime mentre alcune buone notizie dalla corporate america fanno ben sperare per la ripresa economica. L’operatore di crociere Carnival, per esempio, ha rivisto al rialzo le propri stime.

La corsa si e’ accentuata nell’ultima mezz’ora di contrattazione, complici le dichiarazioni di Janet Yellen, presidente della Fed di San Francisco e in pole per essere scelta come vice dell’attuale numero uno della Banca centrale Bernanke. L’andamento del primo trimestre dell’economia americana sembra tale da far pensare a una crescita del 2.5%-3%. L’inflazione resta sotto controllo. Il tasso di disoccupazione potrebbe scendere al 9.25% entro fine anno.

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La giornata e’ stata scarna da un punto di vista macro. Le vendite di case esistenti sono calate dello 0.6% in febbraio, un ribasso meno accentuato di quello atteso e piu’ contenuto del -7.2% precedente. Tuttavia si tratta della terza battuta d’arresto consecutiva.

Non sono mancate invece le notizie dalla corporate america. Carnival chiude con un +2.5% circa grazie a un futuro che sembra essere piu’ promettente.

Vola di oltre il 9% Titanium Metals e di circa il 5% RTI International Metal. Effetto Boeing per i due titoli. Se il gruppo dell’aerospazio aumentera’ la produzione ci sara’ una maggiore domanda di materie prime, titanio incluso.

Hanno deluso i conti del costruttore di case KB Home, che pero’ spera di tornare redditizio entro la fine dell’anno. La catena di farmacie Walgreen ha guadagnato terreno dopo aver registrato un miglioramento dei margini.

Il mercato oggi ha pressoche’ ignorato la firma di Obama sulla riforma sanitaria. Non a caso sul settore, ieri in evidenza, ce’ stata qualche presa di beneficio. Gli operatori hanno snobbato anche il segretario al Tesoro Timothy Geithner, che ha parlato davanti alla commissione finanza della Camera. Il discorso si e’ concentrato sui colossi del rifinanziamento dei mutui Fannie Mae e Freddie Mac. Ribadita la necessita’ di una loro riforma ma un’azione troppo veloce potrebbe destabilizzare un mercato, quello immobiliare, ancora fragile.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio si sono spinte nuovamente verso la soglia di $82. I futures con consegna maggio hanno guadagnato lo 0.38% (+$0.31) a $81.91 al barile. Sul valutario la moneta unica resta aggrappata faticosamente a quota $1.35(-0.43%) e in balia dell’incertezza su un piano di salvataggio della Grecia. L’oro l’oro ha chiuso in rialzo di $4.20 (+0.38%) a $1103.50 l’oncia. Avanza il rendimento dei Titoli di Stato. Quello sul decennale si attesta al 3.6900% dal 3.6600% di ieri.