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WALL STREET IN ROSSO, TENSIONE TRA OPERATORI

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Avvio di seduta in calo per gli indici americani (controlla la performance in tempo reale), comunque migliore rispetto a quanto indicavano i futures nel preborsa, spinti al ribasso dalle voci circolate in Europa su un bombardamento americano contro gli impianti nucleari iraniani, voci comunque gia’ smentite da Teheran. L’avanzamento del greggio, il profit warning di UPS e il brutto dato sul comparto immobiliare impediscono ai listini di spingersi al rialzo.

Nell’after hour di ieri sera il corriere internazionale UPS (UPS) ha rivisto al ribasso l’outlook sui profitti. In avvio il titolo arretra di oltre 4 punti percentuali. La decisione segue il gia’ annunciato taglio della rivale FedEx (FDX) che nei giorni scorsi aveva affermato che non sara’ in grado di rispettare le stime sugli utili a causa degli elevati prezzi del carburante e del rallentamento economico. Si tratta di societa’ che possono essere interpretate come “indicatori” sull’andamento dell’economia.

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Nuove pressioni continuano ad arrivare dal comparto enegergetico, con il greggio che continua a spingersi al rialzo. Nei minuti iniziali futures con scadenza agosto segnano un progresso di $0.38 a $137.12 al barile, ma nelle contrattazioni elettroniche si erano spinti ben oltre la barriera dei $138. A spingere al rialzo le quotazioni dell’oro nero, e creare un clima di forte incertezza sulle borse mondiali, sono state le voci circa un attacco rivolto agli impianti nucleari iraniani, rumors comunque gia’ smentiti da Teheran.

Negativo il dato sul comparto immobiliare che ha evidenziato un ulteriore crollo dei prezzi delle case nei princiapli centri abitati statunitensi. A breve saranno disponibili anche i numeri sulla fiducia dei consumatori per cui e’ stimata una contrazione a 56 punti dai 57.2 di maggio. Oggi prendera’ il via anche la due giorni della Fed sulle decisioni di politica monetaria: prevista la conferma dell’attuale tasso, pari al 2%.

Sugli altri mercati, sul valutario, l’euro avanza a 1.5572 nei confronti del dollaro. In lieve rialzo l’oro a $888.00 (+$0.80) l’oncia. In progresso i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.1390%.

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